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Rapina in via Pessina, confermati i quattro arresti

Il giudice dei provvedimenti coercitivi ha accolto la richiesta formulata dal procuratore pubblico Simone Barca, che coordina l'inchiesta

Inquirenti sul luogo della tentata rapina
(Ti-Press)
4 luglio 2024
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È stato confermato l’arresto della banda che martedì ha tentato una rapina a mano armata alla gioielleria Taleda in via Pessina a Lugano. Lo ha deciso oggi il giudice dei provvedimenti coercitivi, su esplicita richiesta del procuratore pubblico Simone Barca, che coordina l’inchiesta penale. I quattro rapinatori restano dietro le sbarre e sono accusati di rapina aggravata, esposizione a pericolo della vita altrui, violenza e minaccia contro funzionari, infrazione alla Legge federale sulle armi, infrazione alla Legge federale sugli stranieri, violazione del bando.

La banda, lo ricordiamo, è composta da un 46enne e da un 34enne: entrambi hanno affermato di essere di nazionalità croata e di essere residenti in Croazia, mentre gli altri due sono un 48enne e una 34enne, sedicenti cittadini serbi residenti in Serbia. Tre di loro sono entrati nel negozio e stavano cominciando a rubare, quando sono arrivati i due agenti in bicicletta della Città di Lugano che li hanno bloccati. Almeno uno dei quattro ha precedenti penali specifici, ci ha confermato il suo legale, mentre è al vaglio degli inquirenti il presunto legame con la pericolosa banda Pink Panthers, di cui ha scritto il CdT.

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