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Luce verde al progetto solare in valle Duragno

Il legislativo di Mezzovico-Vira approva l'impianto promosso da Rocco Cattaneo a 1'800 metri dove verrebbero posati 15'840 pannelli bifacciali

Ecco il rendering del progetto
(S’Rock)
25 giugno 2024
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Ha ottenuto un’importante spinta il progetto solare alpino in valle Duragno. Il via libera è giunto ieri sera dal Consiglio comunale di Mezzovico-Vira ed era necessario per la licenza edilizia. Il progetto, ci spiega Rocco Cattaneo, promotore e presidente della S’Rock Sa, è in pubblicazione. Questo impianto, conforme ai criteri del Solarexpress, è classificato di interesse nazionale. Situato a 1800 metri di quota, il parco solare prevede l’installazione di 15’840 pannelli bifacciali con una potenza di 10 MW e una produzione annua di 16 GWh, corrispondenti al consumo annuo di 4’000 economie domestiche. Grazie all’ottimale irraggiamento, la produzione invernale prevista supera il limite minimo richiesto dal Solarexpress per ottenere gli incentivi federali, raggiungendo 776 kWh/kWp contro i 500 richiesti.

Prevista una linea elettrica interrata

L’impianto non sarà visibile dal fondovalle. Risulterà, invece, parzialmente visibile (a oltre sette km di distanza) solo da alcune località (Capriasca e Val Colla). Sarà situato accanto all’antenna Swisscom risalente agli anni Ottanta. L’analisi preliminare, da parte delle autorità cantonali e federali, ha avuto un esito positivo. Sul fronte finanziario, lo sviluppo del progetto passerà a un consorzio composto da S’Rock (società che ha promosso il progetto), dalle Ail Sa, da Ebl del Canton Basilea Campagna (una società cooperativa attiva da oltre 120 anni nella produzione e distribuzione di energia elettrica) e altri investitori privati ticinesi. La realizzazione sarà affidata alla costituenda società Parco Solare Alpino Duragno Sa, con sede a Mezzovico-Vira. Una quota del capitale azionario sarà pure riservata al Comune. È prevista la posa di una nuova linea elettrica interrata, tra la Manèra e l’Alpe Foppa, lunga 1’476 metri, di cui il 79% sotto la strada esistente. Il rinnovo della linea elettrica interrata parallela alla teleferica, tra l’alpe Foppa e Rivera, era già previsto e sarà eseguito a fine 2024 nell’ambito del rifacimento delle telecabine della Monte Tamaro Sa.

Trasporto e logistica di cantiere

Quest’anno Armasuisse costruirà una teleferica di cantiere provvisoria per i suoi interventi all’interno dell’edificio Manèra con partenza dal Monte Ceneri e il cantiere per il parco solare potrà utilizzarla per il trasporto di tutto il materiale (principalmente fondazioni a vite, telai in acciaio, calcestruzzo per l’edificio tecnico, moduli fotovoltaici e componenti elettriche). Come detto, il sito è accessibile con una strada realizzata negli anni Ottanta per la costruzione dell’antenna. Tra l’Alpe Foppa e la Manèra la strada presenta alcune criticità e servirà per il trasporto dei veicoli di cantiere, del personale e per le emergenze. Come richiesto dal Cantone, “i promotori hanno allestito un rapporto di impatto ambientale, applicando le misure per migliorare l’integrazione nel paesaggio – si legge nel messaggio del Municipio –, nel rispetto della lista di criteri pubblicata dalla Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio e hanno potuto trovare buone soluzioni per rispettarla: evitare fondamenta in beton per facilitare lo smantellamento, coprire poco terreno, rispettare gli elementi morfologici, evitare l’uso di elicotteri, evitare nuove linee elettriche aeree, evitare che l’impianto impedisca la vista del panorama dal sentiero sulla cresta, mantenere un’altezza minima dei pannelli dal terreno per permettere il normale sviluppo della vegetazione e il pascolo del bestiame e della selvaggina. L’impatto ambientale rimanente verrà compensato”.

Dopo un’analisi dei possibili impatti del parco (suolo, acqua, aria, fauna, flora, rumore, rifiuti, incidenti ecc.) sono state indicate le misure in fase esecutiva e di esercizio per ridurne l’influsso. La sede fiscale della società che gestirà il progetto è prevista a Mezzovico-Vira. C'è la possibilità di partecipazione societaria futura per il Comune. Sono 46 milioni di franchi necessari per la realizzazione, finanziati per il 60% dalla Confederazione e il resto da una collaborazione di attori pubblici e privati. A ciò si aggiunge l’accantonamento annuale per lo smantellamento dopo i 30 anni di esercizio. Nei prossimi trent'anni, per i fuochi del Comune di Mezzovico-Vira, è previsto uno sconto di 1 centesimo al KWh sul prezzo della componente energetica della fattura dell’elettricità.

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