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Restaurata la sala dei matrimoni di Palazzo civico

La casa dell'amministrazione comunale di Lugano diventa più artistica, grazie a un nuovo progetto espositivo che valorizza gli artisti locali

La nuova sala dove si uniranno gli sposi luganesi
20 giugno 2024
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Il Palazzo civico di Lugano arricchisce e riscopre il proprio valore artistico e culturale. Questo grazie alla restaurazione della sala dei matrimoni, già di per sé un autentico scrigno d’arte, nonché per le mostre e installazioni di artisti luganesi, contemporanei e non, che abbelliranno i corridoi di Palazzo civico. La popolazione potrà riscoprire questi luoghi storici di grande pregio questa sera per l’inaugurazione a Palazzo civico – durante la quale saranno presentati la nuova pubblicazione dedicata al restauro e il nuovo percorso artistico – e venerdì 21 giugno, sempre alle 18, per il ‘varo’ della sala di Palazzo Tosetti Riva a Castagnola. «A noi l’arte sta a cuore – ha detto Roberto Badaracco, capodicastero Cultura – ma vorremmo venisse pubblicizzata e valorizzata di più. Il nostro territorio ha un patrimonio artistico molto ricco, basti pensare alle statue, agli affreschi e agli edifici storici, ma spesso la popolazione non se ne accorge. Con questa iniziativa vogliamo fare arrivare l’arte al maggior numero di persone possibile».

Il valore storico della sala dei matrimoni

La sala matrimoni di Palazzo civico venne realizzata nel 1943 a seguito di un concorso di decorazione pittorica a sostegno degli artisti nel difficile periodo bellico. È stata affrescata dalla pittrice ticinese Rosetta Leins e custodisce i mobili disegnati dall’architetto e artista Mario Chiattone. Ottanta anni dopo la sua creazione, si sottolinea in una nota, questo spazio frutto della creatività di artisti d’eccezione è stato restaurato e viene ora restituito alla comunità nel suo splendore originario. Durante la serata sarà presentato anche il nuovo allestimento artistico degli spazi pubblici di Palazzo civico. A Palazzo Tosetti Riva a Castagnola, invece, in sala Morenzoni si potrà ammirare un nuovo fondo numismatico grazie alla collaborazione con il Circolo numismatico ticinese, l’Ufficio beni culturali e il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport del Cantone Ticino.

Il ‘museo’ di Palazzo civico

«Chiaramente ci sono i musei – ha detto Badaracco –, ma oltre a questi non ci sono molti spazi espositivi». Da qui nasce l’idea di trasformare Palazzo civico in una sorta di museo, dove si possa rendere più accessibile l’arte ticinese alla popolazione. Il progetto espositivo si articola in tre sezioni: la prima, allestita al secondo piano, è Natura, borghi e città. Sguardi sul paesaggio dalle collezioni civiche, con una selezione di opere che celebrano la bellezza e la tranquillità della natura in dialogo con dipinti che catturano l’energia e la frenesia della vita urbana; la seconda, in sala commissioni, ospiterà una piccola retrospettiva dedicata a Mario Chiattone; la terza, allestita nel corridoio davanti alla sala del Consiglio comunale, accoglierà la mostra temporanea Dialoghi #1. Geometrie in un incontro intergenerazionale tra gli artisti Livio Bernasconi e Alex Dorici. Infine, al terzo piano sarà esposta una selezione di fotografie della serie Intermezzo di Cosimo Filippini, che ha ritratto collaboratrici e collaboratori di enti e divisioni della Città su commissione della Cassa Pensioni di Lugano.

«Quando si è deciso di restaurare la sala dei matrimoni – ha spiegato Luigi Di Corato, direttore della Divisione cultura –, per noi è stata un’occasione ghiotta per presentare la capacità creativa della Città, dando all’edificio un’energia più accogliente. Questo palazzo non è solamente la casa dell’amministrazione cittadina, ma è anche una casa di idee».


Sabrina Montiglia
L’allestimento degli artisti contemporanei Livio Bernasconi e Alex Dorici