Luganese

Approvati i 29 milioni per il Palazzo studi

Il Gran Consiglio ha votato favorevolmente il credito per la ristrutturazione della sede storica del Liceo di Lugano 1

I lavori dovrebbero terminare nel 2026
(Ti-Press)
19 giugno 2024
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Il Gran Consiglio ha approvato quasi all’unanimità, con 72 favorevoli e 2 astenuti, il credito di 29 milioni di franchi per il restauro del Palazzo degli studi di Lugano. I soldi serviranno al restauro interno della storica sede del Liceo 1, nonché per opere infrastrutturali del comparto scolastico di Lugano centro. Lo scorso mese, la Commissione della gestione e delle finanze aveva firmato quasi all’unanimità il rapporto di Marco Passalia (Centro) sul messaggio governativo dello scorso luglio, nel quale veniva appunto chiesto il credito.

Lo stabile, bene protetto, aveva già ricevuto dei restauri nel 2008, nei quali era stato risanato e riqualificato l’involucro dell’edificio. In questa nuova fase dei lavori, che dovrebbero terminare nel 2026, si punterà a un restauro conservativo degli aspetti storici dell’edificio, recuperando le dimensioni originali degli spazi, che sono cambiati nel corso degli anni a causa dell’aumento degli studenti, che verranno ora ridistribuiti grazie all’apertura del terzo polo liceale luganese. Anche i colori degli intonaci sono scelti in base alle indagini stratigrafiche eseguite d’intesa con l’Ufficio dei beni culturali, che hanno permesso di risalire alle tonalità dei tinteggi originali.

Verrà inoltre inserito un nuovo ingresso facilmente accessibile ai disabili. Diversi poi gli interventi di carattere tecnico. Uno dei più importante è sicuramente la sostituzione dell’intero impianto di riscaldamento per renderlo compatibile con i futuri impianti di teleriscaldamento a bassa temperatura.

Inizialmente il costo previsto era di 23,6 milioni, e l’aumento è dovuto principalmente dal fatto che si assume la necessità di sostituire l’intero impianto di riscaldamento per renderlo compatibile con i futuri impianti di teleriscaldamento a bassa temperatura.

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