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Rupen Nacaroglu nuovo presidente di Lugano Region

L’ex capogruppo Plr succede a Paolo Filippini alla guida dell’ente turistico. Intanto, pernottamenti in leggero calo nel 2023, ma boom dei cinesi.

Il direttore Massimo Boni (a sinistra) e il presidente uscente Paolo Filippini (al centro)
18 giugno 2024
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Una leggera flessione di pernottamenti rispetto al 2022, ma complessivamente un anno positivo considerato il contesto eccezionale dovuto alla pandemia del triennio precedente. Questo in estrema sintesi il 2023 di Lugano Region. L’assemblea dell’ente turistico si è riunita stasera al Palazzo dei congressi, approvando i conti e discutendo dei principali temi d’attualità. E fra le novità principali, il rinnovo del Consiglio d’amministrazione (Cda) per il 2024-28. Dopo solo due anni al timone, Paolo Filippini lascia la presidenza per motivi professionali. Al suo posto subentra l’ex capogruppo del Partito liberale-radicale (Plr) in Consiglio comunale, Rupen Nacaroglu.

Mercati esteri in crescita

«Il 2023 è un anno che reputiamo buono, pur avendo registrato una leggera perdita (-2,4%)» ha detto il direttore dell’ente Massimo Boni, precisando che il confronto è con i dati del 2022, «ma alcuni enti, come Ticino Turismo, fanno ancora riferimento al 2019 come ultimo anno di raffronto, proprio per l’eccezionalità degli anni pandemici. Il 2023 è stato il primo anno ‘regolare’». Il ritorno alla ‘normalità’ si è riflesso nel calo degli svizzeri, che rimangono comunque di gran lunga la fetta più importante di turisti, attorno al 52%. «Siamo soddisfatti, in quanto i risultati per questo mercato sono superiori a quelli del 2019. Abbiamo capitalizzato le presenze guadagnate durante il Covid». In compenso, alcuni mercati esteri hanno registrato ottimi risultati. In termini percentuali, i turisti di Cina e Hong Kong (+364,4%), ancora lontani tuttavia dai grandi afflussi prepandemici. Grandi balzi avanti anche di arabi (+16,6%), statunitensi (+20,7%), russi (+21,8%) e britannici (+40,8%), ma italiani e tedeschi rimangono saldamente al secondo e al terzo posto. Tra le tipologie di turismo andate particolarmente bene: «Sport e natura, grazie anche al gran caldo della scorsa estate ci sono state molte escursioni in quota. E poi continua il suo trend positivo il settore dell’arte e della cultura. Viceversa, siamo stati sfavoriti da alcuni elementi soprattutto nella seconda parte della stagione, come i cianobatteri, la chiusura dell’AlpTransit a causa dell’incidente di agosto». La contrazione di pernottamenti ha riguardato in particolare i 3 stelle.

‘Puntiamo al Brasile per il lusso’

Le prospettive per la stagione quali sono? «Aprile è andato male, mentre maggio abbiamo chiuso con un +5% circa» spiega Boni. Nonostante la tanta pioggia? «Sì, grazie ad alcuni grandi convegni che hanno salvato la situazione. Per quanto riguarda i mercati, quello svizzero rimarrà naturalmente quello di riferimento. Fra gli altri, segnaliamo il Brasile. Andremo lì una settimana a promuoverci nel segmento del lusso. Saremo presenti anche in centro a Londra per due mesi, con prodotti tipici e alcune proposte di ospitalità. Ci sarà un evento importante anche a Monaco di Baviera».

Due donne nel Cda

La serata è stata importante anche per il rinnovo del Cda. Due i nuovi ingressi: Letizia Gianora (vicedirettrice della Scuola superiore specializzata alberghiera e del turismo a Bellinzona) ha preso il posto di Lorenzo Pianezzi, giunto al termine del terzo mandato, per il settore alberghiero, e Anna Celio Cattaneo al posto di Filippini per il comprensorio del Vedeggio. Si vanno ad aggiungere ai confermati: Roberto Badaracco per Lugano, Lorenzo Orsi per Capriasca (uno dei due vicepresidenti), Maurizio Merlo per la zona Ceresio, Dante Morenzoni per il Malcantone (l’altro vice), Michele Unternährer per esercenti e ristoratori, Roberto Ferroni per le aziende di trasporto e Nacaroglu per i commercianti (nominato come detto nuovo presidente).

‘Più alberghi di qualità’

«Ringrazio il Cda per questa nomina. Lugano Region è una macchina ben oliata, con un team professionale e affiatato – osserva il neopresidente –. Paolo (Filippini, ndr) si è sempre contraddistinto per un approccio molto pragmatico, che cercherò di proseguire confermando i numeri in crescita di questi anni». «Giovane e vivace» è la visione del turismo che Nacaroglu intende perseguire: «Dobbiamo continuare a lavorare bene come sin qui perché un territorio come il nostro, delle capacità di ospitalità enogastronomiche e culturali come quelle che abbiamo, sono un potenziale molto grande da valorizzare. Il turismo deve essere davvero un fiore all’occhiello e un motore economico del Luganese». In che modi? «Gli obiettivi sono molteplici. Sicuramente fra questi c’è quello di incrementare il numero di alberghi di qualità. Sarebbe bello avere una catena internazionale di alto standing. Inoltre, penso che dobbiamo continuare a lavorare bene sul settore degli eventi, sia in ambito business (come i congressi ad esempio, ndr), sia altri ricreativi. È ora che anche nel Luganese si identifichi un evento di ampio respiro che attiri turisti. Sarà un lavoro impegnativo, ma mi piacerebbe muoverci in quella direzione durante la mia presidenza». Filippini, dal canto suo, ha invece elogiato la solidità finanziaria dell’ente (il Consuntivo chiude con un avanzo di circa 6’000 franchi), ricordando alcuni dei principali progetti dell’anno trascorso, come la riorganizzazione dell’infopoint di Lugano centro e la vendita alla Città del parco San Grato.

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