Luganese

Pse, meno posti a sedere nel futuro stadio di Lugano

L'Mps critica le ‘informazioni false diffuse nella campagna referendaria per il Pse’ e chiede che le modifiche siano presentate al Consiglio comunale

Il cantiere in un’immagine di qualche mese fa
(Ti-Press)
31 maggio 2024
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Dai 10’000 posti a sedere annunciati nella campagna referendaria, ai 8’000-8’500. Il futuro campo di calcio di Lugano, in costruzione nell’ambito del progetto di Polo sportivo e degli eventi (Pse), sarà ridimensionato. La notizia è stata anticipata dalla Rsi e ha suscitato la reazione indignata del Movimento per il socialismo (Mps) che, lo ricordiamo aveva lanciato il referendum, poi bocciato, il 28 novembre 2021, dalla popolazione con una percentuale di sì del 56,81% e un 43,19% di no.

Prima 10’000, ora meno 20%

L’Mps richiama i ripetuti annunci dei sostenitori del Pse, “che hanno martellato con forza sull’esigenza di avere uno stadio da 10’000 posti, una condizione par garantire il futuro sportivo di Lugano (...). Adesso si scopre che la perdita del 20% dei posti a sedere non costituisce un problema. Anzi, forse è meglio vista la scarsa affluenza”. In effetti, i diecimila posti a sedere nell'Arena erano stati evocati dal Municipio di Lugano anche il 23 dicembre 2020, in occasione dell’annuncio del messaggio relativo all’approvazione dell’accordo generale di partenariato pubblico-privato (Ppp) tra la Città di Lugano, Hrs e Credit Suisse.

‘Venduto un progetto sovradimensionato’

Secondo l’Mps, la riduzione dei posti a sedere, è “grave”, perché i responsabili delle istituzioni hanno contribuito a veicolare informazioni false: “Ancora più grave è che la popolazione di Lugano con diritto di voto si sia dovuta esprimere su un progetto che non corrisponderà più a quello di domani. Un modo di procedere poco rispettoso della democrazia popolare”. Non solo. L'Mps ritiene che ai ‘cari luganesi’ sia stato “venduto un progetto sovradimensionato”. Nel mirino anche le ragioni del calo di posti a sedere e le affermazioni del vicesindaco di Lugano Roberto Badaracco, secondo il quale la riduzione è giustificata dal ‘desiderio’ di creare uno ‘Stadio boutique’, come vuole la proprietà dell’Fc Lugano Sa, ossia il miliardario americano Joe Mansueto, che investe 17 milioni nel Pse. L’Mps richiama pure l’Accordo generale di Ppp, che considera ‘modifica sostanziale’ ogni modifica ai contenuti del Pse1 (lo stadio dunque) e perciò deve “essere preventivamente e obbligatoriamente approvata in forma scritta dalla Città di Lugano” (pag. 11). Secondo l’Mps, il Municipio dovrà formalizzare la richiesta di modifica, Hrs dovrà presentare eventuali costi aggiuntivi e spera che “queste modifiche siano presentate al legislativo”.

Se l’Uefa cambiasse i paramenti...

L’Mps sottolinea un altro aspetto: “Diversi anni fa, la capienza per poter ospitare le competizioni internazionali di calcio era fissata a 10’000 posti a sedere, poi ridotta a 8’000 posti. C’è da augurarsi che questo parametro non muti, altrimenti la promessa fatta dai sostenitori del Pse di avere partite internazionali di richiamo a Lugano sfumerebbe miserevolmente, per colpa di una boutique”.

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