Luganese

Carovita al Lis, contestate due buste paga

Risollecitato il Cda dell'ente autonomo di Lugano. Se rifiutasse, partirebbe il ricorso al Consiglio di Stato per violazione del principio di legalità

L’ente è autonomo ma gli stipendi sono legati a quelli della Città
(Ti-Press)
14 maggio 2024
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Due persone impiegate all’ente autonomo Lugano istituti sociali (Lis), sostenute dal sindacato Vpod, hanno contestato le loro buste paga di gennaio-aprile 2024 direttamente al Consiglio d’amministrazione. La contestazione, lo ricordiamo, riguarda il mancato riconoscimento dell’1,46% della scala stipendi del Lis per tutto l'anno in corso. Qualora il Consiglio d’amministrazione dovesse malauguratamente reiterare il suo rifiuto, “anticipiamo di essere pronti a ricorrere anche al Consiglio di Stato”, annuncia il sindacato.

L’articolo 43 del Rocis parla chiaro

In effetti, la questione appare chiara. Perlomeno, per quanto riguarda il rapporto tra dipendenti e datore di lavoro. La stessa Vpod richiama l’articolo 43 del Regolamento organico delle/i collaboratrici/tori del Lis (Rocis), che impone l’adeguamento della scala stipendi dell’ente autonomo all’indice nazionale dei prezzi al consumo in misura analoga a quello concesso, per il 2024, al personale della Città, ossia un aumento dell’1,46%, come deciso dal Municipio di Lugano il 7 dicembre 2023. Il sindacato ha fatto di tutto affinché l’adeguamento venisse riconosciuto. Dapprima ha interpellato il CdA del Lis, poi si è rivolto direttamente all’Esecutivo cittadino, al quale è stato chiesto di stanziare un credito straordinario per indicizzare la scala stipendi del Lis. Tuttavia, Municipio e Lis si sono rifiutati di adeguare i salari, nonostante quanto indicato dall’articolo 43 del Rocis (che prevede un adeguamento automatico). L’Esecutivo ha ribadito il suo rifiuto pure nella risposta ai due atti parlamentari. Nemmeno è stata ascoltata la petizione lanciata lo scorso 5 aprile, che ha rivendicato il riconoscimento e chiesto alla Città un finanziamento extra per indicizzare la scala dei salari del Lis.

Rimane aperta anche la via giudiziaria

Insomma, il sindacato Vpod si è battuto su più livelli e con perseveranza per fare riconoscere il carovita negli stipendi 2024 del personale dell’ente autonomo Lugano Istituti Sociali (Lis), che ha riconosciuto unicamente un contributo “una tantum” per il 2024, pari all’1% sul salario mensile lordo (ritenuto che per i salari che eccedono i 70’000 franchi lordi annui il contributo annuo lordo sarà bloccato a 700 franchi). Questa decisione ha dunque generato una disparità di trattamento rispetto agli altri dipendenti del Comune, ma anche una violazione del principio di legalità e delle norme applicabili al rapporto d’impiego del Lis, scrive la Vpod in una nota. A questo punto per cercare di ottenere la piena compensazione del carovita non è rimasta che la via giudiziaria.

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