Luganese

Il Santuario dei Ghirli fra le ‘dodici perle’

Nelle giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico della Diocesi di Milano visita guidata domenica 19 maggio alle 15

Un’altra angolazione
8 maggio 2024
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Il Santuario di Santa Maria dei Ghirli di Campione d'Italia è stato inserito nel progetto di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico. In occasione delle giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico della Diocesi di Milano avrà luogo una visita guidata domenica 19 maggio alle 15, della durata di un’ora. Per informazioni e prenotazioni della visita guidata si veda il sito www.lombardiacristiana.it.

«Dall’11 al 19 maggio l’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza episcopale italiana propone infatti le Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico: un’occasione per conoscere territori, comunità, chiese ed edifici, musei e itinerari di cammino ispirati da motivi di natura religiosa – ci spiega il parroco don Giorgio Spada –. Le dieci Diocesi della Lombardia hanno accolto questa iniziativa di promozione e valorizzazione con aperture straordinarie e visite guidate a luoghi di culto e altri siti non sempre aperti al pubblico, grazie al presidio di volontari che accompagneranno i visitatori. Nel territorio della Diocesi ambrosiana il progetto è identificato come “Dodici perle”: un richiamo alla pagina del Libro dell’Apocalisse dove vengono descritte le porte di ingresso della città di Gerusalemme».

A Campione d’Italia, sarà possibile visitare il prezioso Santuario di Santa Maria dei Ghirli. La chiesa già esisteva dal 777, anno in cui il nobile e facoltoso Totone donò i suoi beni nel territorio campionese all’Arcivescovado di Milano. La prima menzione della chiesa risale a un placito dell’anno 874, nel quale vengono elencate le basiliche esistenti a Campione, che Totone aveva donato con la disposizione del 777. In forza di tale atto Campione risultò “soggetto per lo spirituale e per il temporale” all’Abate di Sant’Ambrogio di Milano. Soppresso nel 1797 il monastero di Sant’Ambrogio, l’edificio campionese venne costituito in vicarìa; così si spiega come quella terra sia oggi italiana, nella provincia di Como, ma dipendente dalla Diocesi milanese e appartenente al Decanato di Varese, e osservi nella liturgia il rito ambrosiano. Inoltre il Beato Cardinale Schuster, unito da un profondo legame pastorale e spirituale con l’exclave, nel 1945 concesse in perpetuo al parroco pro tempore di Campione d’Italia il titolo di prevosto.

Il Santuario di Santa Maria dei Ghirli – o Madonna dei Ghirli – costruito in prossimità dell'allora castellaccio (oggi non vi è più traccia) e vicino alle acque del Ceresio, è un edificio di memoria particolarmente significativa, a partire dalla dedicazione che ne venne fatta alla Vergine Maria in una terra di confine. L’appellativo “dei Ghirli” rimanda metaforicamente ai tanti maestri campionesi – scultori e artisti – emigrati per lunghi periodi lontano da casa, in maniera simile a quanto fatto dai rondoni (in dialetto locale chiamati appunto ghirli).

Il 3 ottobre 1570 Carlo Borromeo visitò la Chiesa di Santa Maria dei Ghirli in Campione, come pure la visitò il reverendo Eusebio Giletti del monastero di Sant’Ambrogio l’anno successivo. Di entrambe queste visite ci è rimasta testimonianza scritta e, combinando i dati dei due visitatori, si riesce a immaginare un edificio consistente da un’aula coperta da un soffitto piano, come le chiese gotiche-lombarde, conclusa da un presbiterio voltato. In contrapposizione con l’esterno, modesto e inserito tra il verde, all’interno dell’edificio traspare un messaggio mistico affidato alla ricchezza di affreschi, sculture lapidee dorate, stucchi raffinati di leggiadra bellezza. Nel 1634 fu terminato il tiburio, sopravanzando il campanile romano gotico, per segnalare la torre della Madonna, emergente dal circostante verde, alla gente che transitava nel ramo lacustre di Lugano.

«La chiesa di Santa Maria dei Ghirli è certamente uno scrigno d’arte e di storia, ma soprattutto è un Santuario, cioè un luogo di fede e di preghiera dove potersi raccogliere nel silenzio personale e nell’ascolto di Dio, e partecipare anche alle funzioni liturgiche della comunità – annota il prevosto –. I fedeli campionesi sono molto devoti alla Madonna dei Ghirli e nel mese di maggio viene celebrata la Messa prefestiva il sabato alle 17. Vengono inoltre celebrate alcune Messe nei giorni feriali (il martedì e il giovedì alle 17.30) e nelle ricorrenze liturgiche dedicate alla Madonna. Il Santuario è aperto dal 25 marzo al 4 novembre tutti i giorni dalle 9 alle 18, mentre dal 5 novembre al 24 marzo solo il sabato e la domenica dalle 9 alle 16.30».

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