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Soldi falsi in cambio di orologi e BitCoin, condannato un 28enne

L’uomo ha truffato cinque persone e si è procurato un indebito profitto di 670mila franchi. Dovrà scontare 18 mesi di carcere

Una banda di almeno nove persone
(Ti-Press)
8 maggio 2024
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Nonostante l’arresto di suo padre, tra i suoi correi, non si è fermato. Alla sbarra della Corte delle Assise criminali, presieduta dalla giudice Francesca Verdi Chiocchetti con giudici a latere Monica Sartori-Lombardi e Giovanna Canepa Meuli, è giunto un 28enne apolide colpevole di truffa per mestiere ed entrata illegale ripetuta. In quattro distinte occasioni tra gennaio 2021 e febbraio 2024, ha ingannato con astuzia cinque persone per un valore denunciato di oltre 670mila franchi. L’uomo, che dovrà scontare 36 mesi di pena dei quali metà in carcere, consegnava denaro contraffatto in cambio di beni preziosi, dollari e criptovalute.

Incontri a Lugano e a Ginevra

Il 28enne, da come ha affermato durante l’interrogatorio, ha iniziato a truffare a causa dei suoi correi: «Sono stato coinvolto da altre persone. Avevo bisogno di denaro e mi sono lasciato trascinare. Mio fratello vive in una comunità e ha bisogno di farmaci dati i suoi problemi di schizofrenia». Nella banda composta da almeno nove persone risulta esserci anche suo padre, già condannato l’anno scorso a una pena simile, mentre gli altri, come ci precisa il procuratore pubblico Simone Barca, «sono fuggiti e irreperibili». Gli uomini usavano degli alias, incontravano le vittime in sale riunioni a Lugano o alberghi ginevrini e tramite l’astuzia raggiravano le vittime: dopo aver guadagnato la loro fiducia, consegnavano una prima parte di contanti veri, come prova della loro lealtà, e il rimanente con denaro contraffatto, il tutto in cambio di 1,42 BitCoin e due orologi di lusso del valore di 6mila franchi; altri due orologi, uno da 41mila franchi e l’altro da 10mila franchi; e ancora, negli incontri ginevrini, due orologi per un valore totale di 420mila franchi e nell’altro episodio 150mila dollari in cambio di euro fasulli.

Accordo sulla pena

In aula il pp e l’avvocato della difesa Pascal Cattaneo sono giunti con un accordo sulla pena sopracitata alla quale si aggiungono anche 5 anni di espulsione dalla Svizzera, ma non dall’area Schengen dato che il giovane è nato in Italia e ha lì tutta la sua famiglia. La giudice dal canto suo ha ritenuto «la pena proposta adeguata e in linea con la prassi dati gli importi sottratti e il tempo delinquito».

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