Si delineano i contorni del fatto di sangue avvenuto nella notte fra sabato e domenica a Campione d'Italia
Si chiariscono i motivi che hanno portato nella notte fra sabato e domenica, a Campione d'Italia, al ferimento di due giovani ticinesi, sui trent'anni (uno dei due è un ex buttafuori), residenti fra Lugano e Agno, costretti alle cure del Pronto soccorso per una serie di lesioni da taglio riscontrate rispettivamente sul collo e all'altezza dell'addome.
Secondo nostre informazioni, raccolte da fonte autorevole, era circa l’una di notte quando i due ticinesi, alticci e alquanto ‘alterati’, sono entrati in uno dei bar di piazza Roma, discutendo, per diverso tempo (si parla di un paio d'ore) con alcuni avventori, disturbati dal comportamento sopra le righe dei due che nel frattempo avevano distrutto sedie e molto altro.
Da qui ne è nata una discussione e l'intenzione di farli uscire dal locale, decisione che ha provocato la reazione dei due svizzeri: mano alle tasche hanno estratto dello spray urticante e l'hanno diffuso all'interno dell'esercizio pubblico raggiungendo gli occhi di un carabiniere fuori servizio. Nel parapiglia, un giovane campionese è anche stato spinto a terra.
Una volta allontanati dal locale, i due ticinesi, anziché tornarsene a casa, si sono recati in un altro locale, dove sono stati raggiunti da un gruppo di giovani, presumibilmente intenzionati a farsi ‘giustizia da sé’.
L'inchiesta in corso da parte dei Carabinieri dell'enclave parrebbe sfociare in una generalizzata denuncia per rissa. I due ticinesi, interrogati, hanno parlato infatti di ferite procuratesi da sé e di non essere intenzionati a fare alcun esposto alle autorità competenti. Gli inquirenti però hanno aperto altre piste fra cui l'ipotesi di un vero e proprio pestaggio per ‘vendicarsi’ dell'atteggiamento tenuto dai due nel primo locale. Appena le forze dell'ordine avranno recuperato tutte le testimonianze e i possibili filmati toccherà al giudice di Como decidere.