La struttura educativa, chiusa nel 2018 a causa del dissesto finanziario del Comune, riaprirà i battenti a settembre
Il prossimo primo settembre riapre la scuola dell’infanzia di Campione d’Italia, la cui chiusura nel 2018, a seguito del dissesto finanziario del Comune, ha significato una negazione del diritto allo studio, sancito dalla carta fondamentale della Repubblica italiana. Il definitivo via libera è arrivato nei giorni, con l’autorizzazione firmata da Giuseppe Bonelli, provveditore agli Studi della Provincia di Como. La giunta municipale dell’enclave, guidata da Roberto Canesi, aveva fra i suoi obiettivi la riapertura dell’asilo, per porre fine a una situazione insostenibile, inaccettabile. “Un obiettivo che siamo riusciti a centrare, grazie non solo all’impegno di noi amministratori, ma dell’intera comunità campionese – commenta Paolo Bortoluzzi, assessore comunale –. Ora non abbiamo tempo da perdere per adattare i locali destinati ad accogliere i bambini”.
La giunta municipale ha già approvato una delibera che prevede lo stanziamento delle risorse (140mila euro) per finanziare i lavori, così come previsti dall’Ufficio tecnico comunale, necessari per rendere i locali idonei alle esigenze dei bambini (sino a 23, attualmente gli iscritti sono 22) che frequenteranno il complesso scolastico, che già ospita la scuola elementare e la scuola secondaria di primo grado. Il comune ha fatto ricorso al ‘tesoretto’ (805mila franchi) incassato con l’alienazione di Villa Franchini, che l’ex sindaco Carlo Franchini e la moglie avevano lasciato in eredità alla comunità campionese. Nel lascito, comprendente anche una villa di Bordighera, c’era l’indicazione che il ricavato doveva essere destinato alle primarie esigenze della comunità.