Proseguono da tabella di marcia i lavori, mentre si delineano sempre più alcuni contenuti: dal velodromo al presidio di Ars Medica per infortuni sportivi
Ancora pochi giorni e inizierà a salire lo scheletro dell’edificio. Ma il cantiere è già partito da diversi mesi e il centro polisportivo di Sigirino sta ormai prendendo corpo. E, come ci confermano dalla Gemmalux Sa – la società che lo gestirà –, i lavori procedono secondo la tabella di marcia: entro la fine dell’anno si dovrebbe terminare l’involucro, per passare agli interni. E l’obiettivo è che per fine 2025 la struttura sia inaugurata, in tempo per le Olimpiadi di Milano Cortina.
«Sarebbe una bella opportunità per il nostro Comune e per l’intera valle poter ospitare delle Nazionali in preparazione» ci dice il municipale di Monteceneri Marco Cattani, che nella precedente legislatura ha accompagnato da vicino la nascita del progetto che promette di dare una risposta concreta alla fame di ghiaccio che attanaglia il Luganese da decenni. Il centro infatti ha stipulato degli accordi con Città di Lugano e Federazione Ticino Curling. Il primo prevede che la struttura di Sigirino metta a disposizione circa 1’900 ore all’anno per l’Hcl, soprattutto per le giovanili, in cambio di una partecipazione ai costi gestionali tra i 600’000 e i 700’000 franchi all’anno per dieci anni. La seconda convenzione prevede una partecipazione fra i 90’000 e i 100’000 franchi per il medesimo periodo per la gestione del centro di curling.
«I promotori ci hanno contattati nel 2020 dicendo che avevano acquisito con un diritto di compera quasi tutto il territorio dei Vivai Manetti – ricorda Cattani, col quale facciamo il punto –. Da Piano regolatore lì era previsto un deposito temporaneo di inerti, ma loro volevano fare qualcos’altro. Noi volevamo che si insediassero delle attività di utilità pubblica ed è così che è partita l’avventura. Quindi abbiamo preparato un Piano di quartiere industriale, stabilendo le volumetrie e i principi energetici. È stato tutto un percorso fatto assieme, cercando loro come privati e noi come ente pubblico di venirci incontro, che in tempi celeri ha portato ad avere un progetto definito». Un progetto che, ricordiamo, prevede: una pista di ghiaccio, una sala per il curling, simulatori adatti a varie discipline sportive, il bowling, un ostello, la ristorazione e degli spazi multiuso. E naturalmente delle attività industriali private. L’investimento stimato è di circa 40 milioni di franchi, interamente a carico dei privati.
Tra i contenuti più attesi anche un velodromo da 166,66 metri, presentato il 10 aprile all’oratorio di Tesserete durante l’assemblea di Ticino Cycling, e un centro medicale dove si insedierà un presidio dell’Ars Medica rivolto agli infortuni sportivi. Ed è altrettanto già emerso in queste prime serate pubbliche che si stanno tenendo che sarà una struttura molto friendly per i disabili, in quanto realizzata interamente senza barriere architettoniche. E con diversi benefici per l’ente pubblico. A cominciare, oltre alla Città e alla regione intera, dal Comune di Monteceneri. «Abbiamo sottoscritto una lettera di intenti – precisa il municipale –, che prevede che la Gemmalux conceda ai nostri ragazzi di usufruire delle piste di ghiaccio e di altri spazi, in sostituzione della pista che c’era a Rivera, a prezzi di favore. Per il Comune è una grande opportunità. Gli spazi esterni saranno di qualità, d’inverno ci sarà anche una pista di ghiaccio aperta alla popolazione, una sorta di villaggio invernale per famiglie. Ma tutto il progetto è un’opportunità: sposta il baricentro comunale un po’ a sud, in una zona che fra pochi anni sarà servita da un nuovo svincolo autostradale».
E in realtà, tutta l’area verrà nei prossimi anni riqualificata in maniera importante. «Il campeggio (vicino al fiume, ndr) verrà ristrutturato completamente e l’area sarà il cuore del Parco fluviale del Vedeggio, da Taverne alle gole di Camignolo. C’è già un progetto di massima, che è ben visto dal Dipartimento del territorio e godrebbe di importanti finanziamenti cantonali. Anche questa è un’ottima occasione di riqualifica. I contenuti li stiamo ancora definendo, ma di certo ci sarà un recupero delle aree boschive. I promotori stanno pensando di realizzare un cunicolo pedonale che colleghi quest’area al centro polifunzionale, mentre in superficie potrebbe sorgere una fermata bidirezionale (al posto di quella attuale, che serve un solo senso di marcia) per l’Autopostale».
Elementi, questi, di rilievo per la qualità di vita di tutta la zona e in particolare del Comune. Comune nel quale, conclude Cattani, a fine estate aprirà il primo asilo nido: privato, ma sovvenzionato dall’ente pubblico, che sorgerà a Bironico. Ospiterà anche le attività extrascolastiche e avrà circa 45 posti. «E una trentina sono già riservati, c’è davvero una forte richiesta».