Luganese

Carovita negato agli impiegati del Lis, Vpod torna alla carica

Lugano, il sindacato denuncia l'illegalità della mancata concessione e sta cercando un dipendente coraggioso disposto a sottoscrivere l'annunciato ricorso

Carovita negato agli ottocento dipendenti del Lis
(Ti-Press/Archivio)
4 aprile 2024
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“La Città di Lugano ha deciso di indicizzare dell’1,46% la scala stipendi del Regolamento organico delle collaboratrici e dei collaboratori (Roccl) a partire da gennaio 2024. Lo ha fatto anche il Lac e Sotell”. Come noto, a Lugano gli stipendi del personale dell’Ente Lugano Istituti sociali (Lis), invece, non sono stati indicizzati. “Illegalmente”, secondo il sindacato Vpod Ticino, che considera scandalosa e illegale la decisione. Una decisione, ricorda il sindacato presa dal “Consiglio d’amministrazione del Lis, che è composto dal presidente e municipale Lorenzo Quadri, dalla vicepresidente Deborah Moccetti Bernasconi e dai membri Laura Tarchini, Silvia Torricelli, Marco Chiesa, Marco Jermini ed Emilio Martinenghi, ai quali si affianca il direttore Paolo Pezzoli”.

Il Municipio non rispetta i regolamenti

La questione è stata denunciata pubblicamente dal consigliere comunale di Lugano Raoul Ghisletta, che ha pure presentato un’interpellanza, sottoscritta anche da Edoardo Cappelletti, Mattea David, Demis Fumasoli, Tessa Prati e Aurelio Sargenti. Un’interpellanza alla quale, durante la seduta del 26 marzo, il municipale responsabile Lorenzo Quadri ha ribadito che l’indicizzazione dell’1,46% degli stipendi dei dipendenti del Lis non è stata possibile per una serie di ragioni, attribuendo la responsabilità ai nuovi oneri attribuiti dal Cantone. Dal canto suo, Ghisletta ha reagito scandalizzato, annunciando un seguito giuridico alla vicenda, perché è assurdo che il Municipio non rispetti la legalità. L’adeguamento (1,46%) al carovita dei salari 2024 del personale del Lis avrebbe dovuto essere concesso, perché tale aspetto è definito dall’art. 43 cpv. 3 del Regolamento organico dei collaboratori del Lis (Rocis), che richiama l’adeguamento al carovita degli stipendi del personale di Lugano: “La scala stipendi indicata in questo articolo verrà adeguata ogni anno all’indice nazionale dei prezzi al consumo in misura analoga a quella delle collaboratrici e dei collaboratori di Lugano”.

L’unica strada: contestare la misura

Agli occhi del sindacato, “siamo di fronte a un’illegalità e a una chiara disparità di trattamento con il resto del personale di Lugano”. Pertanto, è intervenuta la Vpod, sollecitando sia il Municipio sia il Lis a risolvere la questione. Il 5 febbraio, tuttavia, la direzione generale del Lis in una circolare ai collaboratori ha indicato che “Lugano Istituti sociali si distanzia dalle iniziative intraprese dai sindacati” per ottenere il carovita: in particolare dalla petizione lanciata dalla Vpod all’indirizzo del Municipio, volta a ottenere un finanziamento extra (come fatto per l’ente Lac) per l’indicizzazione della scala dei salari del Lis, che impiega 800 dipendenti in 6 Istituti di cura medicalizzati per anziani. Il sindacato, perciò, visto che l’unica possibilità che rimane per risolvere questa ingiustizia è che uno degli 800 dipendenti faccia ricorso, sta cercando un impiegato coraggioso disposto a sottoscrivere questo ricorso.

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