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Lungolago pedonalizzato: ‘Un sogno realizzabile solo in parte’

Così è per Morcote che dispone di un’unica strada. Bissone invece è gia al lavoro con Ustra e Cantone nell’ambito del PoLuMe che stravolgerà il paese

Il rendering della riva bissonese e una visuale sulla ‘perla del Ceresio’
(Ti-Press/Comune di Bissone)
8 aprile 2024
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Uno dei modi per ammirare il fascino di Morcote, riconosciuto come uno dei più bei borghi al mondo, è sfilare sulla passerella in zona Garavello. Una passerella che però, dopo soli 7 anni dalla sua costruzione, risulta precaria e inadeguata a garantire la sicurezza di chi vi ci passeggia. Per questo motivo, l’esecutivo comunale ha deciso di intervenire chiedendo 130mila franchi per poterla sostituire. Si tratterà comunque di una struttura provvisoria, in attesa dell’approvazione del Piano regolatore ancora, in forma preliminare, sul tavolo del Cantone. Dopodiché, si potrà procedere con l’aggiornamento del progetto di riqualifica del lungolago e del nucleo storico, obiettivo della prossima legislatura.

Anche a Bissone si respira aria di cambiamenti per quanto riguarda la via che costeggia il Ceresio. Nell’ambito del maxi progetto di potenziamento dell’autostrada A2 tra Lugano e Mendrisio (PoLuMe), che stravolgerà il villaggio, il Municipio ha infatti richiesto un credito di 350mila franchi, approvato a maggioranza dal legislativo, per l’adeguamento della pianificazione comunale e per la riqualificazione del comparto a lago del nucleo storico.

Se il desiderio di avere un lungolago pedonalizzato e privo di vetture è il sogno di tanti villaggi lacustri sottocenerini, per Morcote è invece un tasto delicato siccome dispone di un’unica strada che attraversa il paese ovvero quella affacciata sul Ceresio. «La pedonalizzazione del lungolago – ci racconta il sindaco Giacomo Caratti – provoca sentimenti contrastanti tra la popolazione, per alcuni è un sogno ma per altri anche un incubo. Morcote è all’estremità di una sorta di penisola e vista la morfologia della montagna ha un’unica strada che passa attraverso il nucleo e che collega i due versanti del monte Arbostora». In occasione di manifestazioni importanti, prosegue, «si è sempre chiuso il transito ai veicoli. In passato abbiamo anche proposto delle domeniche di chiusura al traffico e ai ciclisti, ma erano più le persone scontente che quelle contente. Molti cittadini si sono trovati impossibilitati a recarsi da un capo all’altro del Comune oppure costretti a fare tutto il giro del monte. Molti ristoratori avevano affermato che era una situazione addirittura peggiore: la chiusura scoraggiava i turisti che decidevano di fare il giro del lago in auto, moto o bicicletta e quindi il risultato è stato una minor affluenza rispetto a quando la strada era aperta al traffico».

Una chiusura totale ai veicoli, per ‘la perla del Ceresio’, «sarebbe inoltre impossibile: gli esercizi pubblici necessitano di approvvigionamento merci così come coloro i quali vivono nel nucleo hanno l’esigenza del carico-scarico. È inoltre da garantire il servizio dei mezzi pubblici e di soccorso». Per tutte queste ragioni dunque «una pedonalizzazione del lungolago risulterebbe oltre che di difficile applicazione, in considerazione del fatto che è una strada cantonale, anche controproducente per l’economia e per la vita quotidiana della maggior parte della cittadinanza».

La volontà di riqualificare il lungolago rimane comunque una priorità. «Durante la legislatura che si sta concludendo – spiega il sindaco – ci siamo dedicati a gettare le basi per l’affinamento della progettazione della riqualifica del lungolago, iniziata con un mandato di studio in parallelo ormai diversi anni or sono. È stato definito lo spostamento della cancelleria accanto al nuovo autosilo così da poter eliminare gli ultimi posteggi lungo la strada cantonale che attraversa il nucleo storico, variante pianificatoria in fase di esame preliminare».

L’obiettivo ultimo «è arrivare ad avere una strada a velocità moderata (zona 30 km/h o zona 20 km/h) con una pavimentazione pregiata, sufficiente spazio per una coesistenza sicura tra autoveicoli, ciclisti e pedoni, allargando eventualmente, in alcuni punti, la carreggiata verso lago, sempre se ci sarà data la possibilità dai preposti uffici cantonali». Verrà inoltre «sicuramente sostituita l’attuale alberatura e studiata una nuova illuminazione che possano valorizzare e non oscurare la bellezza dei palazzi che si affacciano sul Ceresio. E studieremo inoltre dove creare delle gradinate per migliorare ulteriormente la connessione uomo-lago tipica dell’antico borgo». Un sogno la cui realizzazione richiederà però diversi anni.

‘Si procede a tutto gas’

A Bissone, le prospettive di avere un lungolago interamente pedonalizzato sono invece più positive. Con la realizzazione del mega progetto PoLuMe – discusso in lungo in largo – al Comune lacustre si affacciano nuove opportunità pianificatorie. Il legislativo, lo scorso 21 marzo, ha già votato a maggioranza la richiesta di credito di 350mila franchi (180mila a carico dell’Ufficio federale delle strade Ustra) per la riqualifica del comparto a lago del nucleo storico e l’adeguamento della pianificazione comunale nell’ambito degli interventi della creatura dell’Ustra, tanto temuta quanto agognata.

Il progetto offre l’opportunità di attuare il tanto atteso aggiramento del nucleo storico. Questa operazione consentirà, si legge nel messaggio municipale, di restituire al pregiato borgo una corretta relazione con la riva lago tramite la piazza Borromini e creare un valore aggiunto in termini di mobilità lenta e di recupero degli spazi pubblici.

Con la realizzazione del tunnel autostradale che da Bissone taglia la montagna fino a Maroggia, la strada cantonale, secondo il volere del Comune potrà essere spostata sull’attuale carreggiata autostradale sud-nord ricucendo finalmente il nucleo con il bacino lacustre. Bissone, in accordo con Ustra e con il Cantone, sta avviando le procedure per individuare le opere comunali necessarie e le opportunità pianificatorie. Per garantire una realizzazione coordinata delle opere d’interesse nazionale, cantonale e comunale, Ustra ha elaborato un memorandum d’intesa, sottoscritto dal Municipio, dal Consiglio di Stato e dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec). «Stiamo già procedendo a tutto gas – ci fa sapere il sindaco Andrea Incerti –. Giovedì 4 aprile sono cominciate le riunioni con tutti gli attori coinvolti e ne seguiranno altre”. Entro giugno Ustra si aspetta che il Comune abbia definito i contenuti tramite un programma di massima.

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