Queste le informazioni ‘non ufficiali’ della Città di Lugano. L'assegnazione dell'appartamento? ‘Si sono seguite le regole’
A Lugano la presenza dell'ex vice primo ministro albanese Arben Ahmetaj è diventato ben presto un ‘caso’. Ma a oggi il Municipio di Lugano non è al corrente della sua attuale situazione penale. Ciò che è noto all’autorità cittadina – secondo "fonti non ufficiali" – è che l'ex politico "risulterebbe indagato in Albania – sarebbe sospettato di corruzione, ndr – e che sarebbe giunto in Svizzera quale richiedente l’asilo". Di conseguenza a essere competente per il rilascio di permessi di questo tipo, ricorda l'Esecutivo rispondendo ai quesiti del consigliere comunale socialista Raoul Ghisletta, è la Segreteria di Stato della migrazione (Sem) e non la Città di Lugano.
In effetti, il Comune, si precisa dando seguito all'interrogazione, "non ha, per legge, alcuna competenza a svolgere accertamenti o decisionali in ambito di procedura di asilo e si limita a seguire le procedure di annuncio, accogliendo le persone che rispettano i requisiti e forniscono la documentazione corretta".
Detto questo, l'Esecutivo conferma che lo stabile ‘ex Enderlin’ in via Franscini 11 a Lugano è di proprietà del Comune. E che "l’assegnazione degli alloggi ivi locati segue la procedura prevista dal Regolamento per l’assegnazione degli alloggi di proprietà del Comune di Lugano, adottato dal Consiglio comunale nella sua seduta del 7 ottobre 2019". Di fatto gli appartamenti vengono messi a "pubblico concorso e a prezzi di mercato". E il bando segue quanto previsto dalla Loc, la Legge organica comunale.
Nel concreto, il 5 luglio scorso il Municipio ha accordato l’apertura del concorso per attribuire l'appartamento che ha attirato l'attenzione. Concorso al quale nessuno ha partecipato. Quindi si è passati, da prassi, a trattative dirette per la ricerca di un inquilino. Procedura affidata alla Gestione per Immobiliari Istituzionali SA (Gipi), che ha regolare mandato da parte del Comune. L'affittuario è stato trovato a fine settembre e ha ricevuto le chiavi dell'abitazione a fine ottobre.
"La persona candidata per la locazione – fa sapere ancora l'Esecutivo della Città – ha presentato l’usuale documentazione, che è stata valutata e dalla stessa non sono emerse criticità di alcun genere; pertanto si ritiene che la locazione sia stata valutata, esaminata e sia del tutto regolare rispetto alle prescrizioni legali applicabili in materia". Garantita la privacy ai titolari degli alloggi, l'attribuzione, si conferma, "è da ritenersi essere stata svolta in maniera regolare e corretta secondo la procedura prevista dal Regolamento da parte di Gipi e avallata dal Municipio".