Luganese

La Tpl diventa più verde: Linea 5 elettrica dal 2025

Un investimento per la transizione ecologica di oltre 9 milioni di franchi, che verrà diviso tra i Comuni, il Cantone e partner privati come le Ail

I mezzi entreranno in circolazione a partire da metà dell’anno prossimo
( Hess Ag / Tpl Sa)
20 marzo 2024
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Si concretizza la transizione ecologica della Trasporti pubblici luganesi Sa (Tpl). Negli scorsi giorni il Dipartimento del territorio (Dt) ha infatti dato luce verde per l’acquisto di 8 bus elettrici per la Linea 5 (Viganello-Lugano-Manno), che verranno progressivamente messi in circolazione a partire dalla seconda metà del 2025. Un investimento importante, come ha ricordato il capodicastero Sviluppo territoriale di Lugano Filippo Lombardi durante la conferenza stampa tenutasi quest’oggi a Palazzo civico, pari a oltre 9 milioni di franchi, suddivisi tra Cantone, Città, e Comuni toccati dalla linea, ossia: Cadempino, Lamone, Manno, Massagno, Savosa e Vezia. La spesa sarà inoltre sostenuta anche da partner privati, come le Ail Sa e la Società di navigazione del lago di Lugano (Snl), anche quest’ultima sulla via della transizione ecologica, dato che punta a elettrificare tutti i battelli entro il 2035. «In futuro investire in nuovi veicoli elettrici – ha aggiunto Lombardi – sarà meno costoso, perché ora parte della spesa è dovuta all’installazione delle stazioni di ricarica».

A essersi aggiudicata il concorso pubblico per la fornitura dei bus elettrici, lunghi quasi 19 metri e con una capienza massima di 146 passeggeri, è la Carrosserie Hess Ag, con sede nel canton Soletta, unico produttore elvetico di questo tipo di mezzi, e che ha prodotto anche i veicoli elettrici in circolazione a Berna, Ginevra, Friborgo e Losanna.

‘Una delle tratte più impegnative da elettrificare’

La decisione di elettrificare per prima la Linea 5 viene definita da Roberto Ferroni, direttore della Tpl, come «una scelta peculiare: la Linea 5, infatti, è, tra tutte, una delle più impegnative e tra quelle maggiormente utilizzate». Si tratta di una delle linee più lunghe della Tpl (16,4 chilometri tra andata e ritorno) e ogni autobus percorre quindi giornalmente quasi 300 chilometri, confrontandosi con punti particolarmente impegnativi e con un dislivello di 117 metri. Con 2,2 milioni di utenti all’anno, è la seconda linea dopo la 3 a trasportare il maggior numero di passeggeri. Per garantire l’autonomia dei mezzi, saranno installate tre stazioni di ricarica, una al capolinea presso l’uovo di Manno, una al deposito, e una di riserva alla fermata Cappella due mani di Massagno. Gli orari saranno pianificati calcolando i cinque minuti di carica al capolinea, grazie al sistema di ricarica rapida OppCharge – già utilizzata da anni in altre città svizzere –, e si prevede che al termine del turno di 19 ore in cui i mezzi saranno in circolazione, questi dovrebbero arrivare in deposito con a disposizione ancora il 40% di carica.

E i passi successivi? Pur essendo ancora tutto in divenire, la prossima linea a venir elettrificata potrebbe essere proprio la 3. «Anzi – ha precisato Ferroni –, posso anche dire che nel concorso pubblico internazionale avevamo non solo la fornitura di questi autobus della Linea 5, ma abbiamo già previsto delle opzioni da esercitare appunto per la Linea 3».

Un passo concreto per la transizione energetica

«Di transizione energetica se ne parla tanto – è intervenuto il presidente di Ail, Angelo Bernasconi –, ma qui c’è un aspetto concreto, che Ail sostiene finanziariamente perché lo ritiene una palestra interessante, una palestra nella quale apprendere come gestire la rete in futuro». L’elettrificazione delle linee è solo parte dell’impegno più ampio della Tpl sul fronte della sostenibilità ambientale. Negli anni, in questa direzione, è stata realizzata una serie di progetti concreti come l’impianto fotovoltaico sul tetto della rimessa di Pregassona, che nel 2024 verrà ampliato portando la produzione di energia pari a coprire il fabbisogno di 61 economie domestiche di media grandezza; e l’impianto di lavaggio dei bus che, grazie al recupero dell’acqua è in grado di ridurre la contaminazione durante il lavaggio e favorire il risparmio idrico.