L’associazione Lifestyle Tech Competence Center si è trasferita con Dagorà e Accenture da Manno al centro città: sei piani dedicati al coworking
È ufficiale, la struttura che ha ospitato per decenni la Bsi e in seguito la Efg Bank in via Peri 21, è ora il quartiere generale dell’associazione Lifestyle tech competence center (Ltcc), parte dello Switzerland Innovation Park Ticino e Dagorà Sa. A dar manforte a questo progetto, il sostegno della Città di Lugano, che finanzierà 250mila franchi all’anno fino al 2028. Il Dagorà Lifestyle innovation hub, inaugurato oggi, vuole essere, come rivela l’anglicismo dell’ultima parola, un nuovo fulcro di ricerca, innovazione tecnologica e di coworking. Un’attività che ospita oltre 15 imprese attive nel settore del lifestyle tech – tra le quali Barilla, Guess, Bally, Microsoft, Lavazza e Accenture, multinazionale attiva nell’ambito della consulenza aziendale e tecnologica che ha scelto proprio questa struttura come sede ticinese.
Il progetto, in particolare, mira a identificare e analizzare le sfide di innovazione nei settori di moda, bellezza, abbigliamento sportivo, lusso e stile di vita su temi come tecnologie sostenibili, intelligenza artificiale applicata alla moda, materiali innovativi, digitalizzazione e altro. Ma anche incoraggiare collaborazioni significative tra vari partecipanti come istituti di ricerca e accademie svizzere, investitori e utenti finali nazionali e internazionali. Un hub che, stando alle parole del sindaco Michele Foletti, «è una componente importante nel rafforzamento di Lugano quale polo per l’innovazione digitale tra il Nord e il Sud delle Alpi. E credo che l’impatto maggiore lo darà in termini di marketing permanente: basti guardare al fitto calendario di eventi e di workshop che verranno proposti». A sostenere le parole di Foletti anche Christian Vitta, direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia: «Questi nuovi spazi ben rappresentano la messa in rete delle eccellenze presenti sul nostro territorio e sono nati proprio con l’obiettivo di favorire le collaborazioni tra mondo aziendale e mondo accademico».