Offre una settantina di posti letto, e servizi terapeutici di ultima generazione
È stata inaugurata sabato la nuova residenza per anziani di Caslano, una sede della Casa anziani Malcantonese che gestisce una struttura analoga a Castelrotto. La cerimonia ha visto la presenza di un buon numero di cittadini e delle autorità, tra le quali il consigliere federale Ignazio Cassis, il direttore del Dipartimento sanità e socialità Raffaele De Rosa, il presidente del Consiglio di Fondazione monsignor Pier Giacomo Grampa, il sindaco di Caslano Emilio Taiana, gli architetti progettisti e ovviamente il direttore dell'istituto Roberto Perucchi
La struttura, disegnata da Silvia Barrera Meili e Lorenzo Fraccaroli, conta 70 posti letto. Vi sono un’unità di accoglienza di 10 posti letto per persone con disturbi cognitivi, e un’Oasi di cura di 6 posti letto. È un modello di presa a carico inaugurato già nella Casa anziani Malcantonese a Castelrotto nel 2018, che considera le caratteristiche peculiari dell’approccio palliativo integrandole con quello dell’approccio geriatrico, “mantenendo uno sguardo sistemico e attento alla persona residente e alla sua storia di vita”. Completano la dotazione 54 camere singole e un centro diurno terapeutico (il primo che servirà la regione del Malcantone).
Architettonicamente, la casa anziani presenta uno sviluppo in orizzontale con un piano inferiore destinato ai servizi e uno superiore con le camere degli ospiti. La costruzione, su un terreno concesso in diritto di superficie dal Comune, ha richiesto un iter piuttosto lungo, nonché l'investimento di una trentina di milioni di franchi.