Si chiamava Jimmy, aveva sessant’anni e da cinquant’anni era ospite allo Zoo al Maglio di Neggio, dove era diventato una presenza importante
Un lutto ha colpito lo Zoo al Maglio di Neggio. E non solo, in quanto a essersi spento non è solo uno degli animali simbolo della struttura, ma proprio il più anziano della sua specie in tutto il mondo. È morto infatti Jimmy, il gibbone dalle mani bianche più vecchio al mondo. È deceduto oggi, 5 febbraio, a sessant’anni di vita a seguito di una breve malattia. Ne dà notizia lo zoo stesso in una nota.
“Ci ha regalato tanti ricordi negli ultimi cinquant’anni – si legge – e lo ricorderemo come una figura importante per tutti noi e per tante persone che hanno avuto il piacere di conoscerlo”. Jimmy ‘abitava’ al Maglio infatti dal 1974, quando fu trasferito insieme ad altri animali da Interlaken. La sua storia inizia però molto più lontano: “Forse non molti sanno che Jimmy era stato importato da un ragazzo illegalmente come animale esotico da una vacanza in Thailandia alla fine degli anni 60, quando era un giovane gibbone non ancora di dimensioni adulte, ma dopo poco più di un anno in famiglia non riuscivano più a gestirlo e così hanno chiesto ai genitori dell’attuale direttrice Sabina Fehr di prenderlo in custodia. Questo spiega anche perché per lui era così importante il contatto umano, essendo cresciuto a contatto con loro più che con i suoi simili”.
E il contatto lo preferiva soprattutto con le donne, “dalle quali prendeva volentieri il cibo e si lasciava coccolare in braccio, mentre agli uomini riservava un comportamento burlesco, spesso fingendo fino all’ultimo di prendere il cibo, per poi fare uno scatto e dare una pacca sulla mano del malcapitato. Con l’avanzare dell’età però, apprezzava il contatto anche con gli uomini per quanto riguardava le carezze, mentre restava fermo sul fatto del cibo”.
Il gibbone dalle mani bianche, ricorda la nota, rientra nelle specie in pericolo nella classifica e per la loro protezione esistono diversi programmi di protezione. Quanto allo Zoo al Maglio, è rimasto un unico esemplare: Rafiki, che il 28 febbraio prossimo compirà 24 anni e per lui è in corso la ricerca di una femmina con la quale accoppiarsi: “Sono animali monogami che vivono in nuclei familiari, per questo era anche impossibile unire gli esemplari presenti allo zoo”, precisa la nota, che conclude sottolineando come questo sia l’anno del cinquantesimo della struttura e che sono previste pertanto varie attività per il pubblico, come pure la sistemazione di diverse aree e il riposizionamento degli animali nelle recinzioni, compresa anche la zona dei gibboni.