Commissione divisa; il messaggio vorrebbe permettere ai proprietari una riduzione del numero di stalli
Non ha fatto l'unanimità la variante del Piano regolatore di Lugano concernente una nuova normativa comunale sui posteggi privati per autoveicoli, biciclette e motoveicoli. Anzi, la maggioranza della Commissione pianificazione del territorio (Cpt) propone al Consiglio comunale cittadino di bocciare il messaggio. La minoranza, composta prevalentemente da esponenti della sinistra, propone invece l'approvazione.
La variante proposta dal Municipio, per spiegare in due parole, consentirebbe ai proprietari degli stabili – nel caso di nuovi palazzi o importanti ristrutturazioni, e nelle zone ritenute idonee – di chiedere una riduzione del numero di stalli. Una autolimitazione volontaria dunque. Nello stesso tempo, verrebbero meglio stabiliti gli spazi da destinare ai veicoli a due ruote.
Nei suoi numerosi confronti con la Commissione della pianificazione del territorio, il Municipio cittadino ha insistito sul carattere facoltativo della riduzione di posti auto nelle abitazioni private. “L’Esecutivo ritiene fondamentale specificare come la variante di Pr in oggetto non abbia alcuna ripercussione negativa per i privati: l’opzione di richiedere o meno la riduzione del numero di posteggi auto da realizzare è infatti una libera scelta dell'istante. Tuttavia, al fine di non incidere sul numero di posteggi pubblici, non sarà più possibile richiedere agevolazioni di posteggi pubblici per residenti per coloro che realizzeranno meno stalli auto in virtù della presente variante” precisa l'esecutivo.
Pur apprezzando alcuni intenti di questa variante, come la spinta verso il mezzo pubblico e la mobilità dolce, la maggioranza della Commissione (relatrice Federica Colombo Mattei) evidenzia una serie di perplessità che portano, per finire, alla bocciatura dell'oggetto. “I suoi membri desiderano sottolineare come l’impossibilità di allestire una ‘fotografia’ della situazione attuale dei posteggi, ossia la non possibilità di avere a disposizione un censimento dei posteggi privati, perlomeno indicativo, non permetta alla stessa Cpt di analizzare nel dettaglio una proposta che, come detto, nel senso generale della stessa denota anche aspetti e visioni condivisibili. La Cpt ritiene inoltre che, nonostante le risposte del lodevole Municipio, una tale modifica potrebbe limitare la proprietà immobiliare nel medio-lungo termine, non tanto per il privato che deciderà di costruire usufruendo della possibilità di prevedere meno o alcun posteggio, bensì per i futuri proprietari immobiliari che si troverebbero non più liberi di adattare autonomamente le proprie abitudini in fatto di mobilità”.
Come detto una parte della Commissione pianificazione ha invece deciso di sostenere il messaggio.“Esaminati i vincoli per le autorizzazioni, che tengono conto dell’offerta di trasporto pubblico, impediscono le agevolazioni per l’uso di posteggi pubblici e prevedono delle sanzioni molto salate in caso di non rispetto del concetto di mobilità, si ritiene siano date sufficienti garanzie per evitare abusi e problemi rilevanti, anche in assenza di un censimento dei posteggi e della versione definita del PDcom. Si invita tuttavia il Municipio a monitorare la situazione, a realizzare come promesso la banca dati dei posteggi di tutte le nuove domande di costruzione, proponendo per tempo eventuali correttivi qualora si riscontrassero problemi” si legge nel rapporto redatto da Laura Ferrario.