Luganese

Si concretizza la riapertura dell'asilo di Campione

La scuola dell'infanzia dell'enclave potrebbe riaprire i battenti dal prossimo autunno, dopo la sua chiusura avvenuta cinque anni fa

Un segno di rinascita
(Ti-Press)
26 novembre 2023
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Si fa sempre più concreta la possibilità di riaprire, dal settembre 2024, la scuola dell'infanzia di Campione d'Italia, ripristinando così un diritto sancito dalla Costituzione italiana, che in riva al Ceresio è negato da cinque anni, a causa del dissesto finanziario del Comune, che sull'enclave si è abbattuto come uno tsunami. La riapertura della scuola dell'infanzia deriva dal fatto che nei giorni scorsi il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha nominato Roberto Canesi, sindaco di Campione d'Italia, presidente della Fondazione Giuseppe Garibaldi che, prima della chiusura forzata, ha gestito la scuola dei bimbi campionesi. La nomina di Canesi, attesa da mesi, rappresenta un importante passo avanti lungo il percorso che, come spera la comunità campionese, dovrebbe portare dal prossimo autunno alla tanto attesa riapertura della scuola dell'infanzia e porre fine al pendolarismo dei bimbi verso le strutture ticinesi. “Una soluzione che, grazie alla disponibilità di alcuni Comuni a noi vicini, ci ha consentito di affrontare un'emergenza molto avvertita da diverse giovani famiglie” commenta il sindaco dell'enclave.

In questi giorni è stato ricostituito anche il Cda della Fondazione Giuseppe Garibaldi, ed è dunque in grado di operare. Soprattutto ora che il Comune dispone delle risorse finanziarie per pagare i debiti alla Fondazione – oltre 300mila euro – e acquistare la palazzina di via Totone 1. Il Comune è in attesa dall'Agenzia delle Entrate di conoscere il valore dello stabile, per acquistarlo e poi effettuare i lavori di ammodernamento, e rispondere così alle esigenze dei bimbi in età di scuola dell'infanzia. La possibilità di riaprire la scuola materna è vista come un segnale di rinascita della comunità campionese, che continua a essere alle prese con numerosi problemi insoluti, in primis quello dei rifiuti. Ciò si lega a filo doppio con il lascito di Carlo Franchini al Comune dell'enclave di cui è stato sindaco dal 1987 al 1990, di due ville, una a Bordighera e l'altra in riva al Ceresio. Tra i vincoli imposti all'atto di donazione, c'è quello di destinare all'ambito sociale i soldi ricavati dall'eventuale vendita delle due ville. Quella in Liguria è stata venduta qualche anno fa, mentre la cessione di Villa Franchini di Campione d'Italia è stata perfezionata nelle ultime settimane (800mila franchi). Insomma, le risorse per la riapertura della scuola materna ci sono. Ritardi per pastoie burocratiche non sono giustificati.