L'ex responsabile della sicurezza della casa da gioco si rivolge alla magistratura. Denunciata una ‘manifesta negligenza’ nel vaglio delle candidature
L'ex responsabile della sicurezza del Casinò di Campione d'Italia, Aldo Tenuta, arrivato in riva al Ceresio nel dicembre 2011, non riassunto dalla casa da gioco ha presentato un esposto alla Procura di Como in cui denuncia una "manifesta negligenza" che avrebbe caratterizzato i colloqui che hanno gettato le basi per le 174 nuove assunzioni. A un anno e mezzo dalla pensione, aveva presentato domanda di assunzione nell'area amministrativa, settore "sala regia-sicurezza". Ma la sua domanda è stata bocciata con un desolante punteggio 2 nel quadro "Colloquio/CV".
"È come si mi avessero degradato – commenta l'ex carabiniere che alla Procura lariana chiede che sia fatta luce sui concorsi per le assunzioni che hanno consentito la riapertura della casa da gioco –. Le valutazioni della commissione preposta mi hanno pesantemente danneggiato, anche perché per anni, essendo chiuso il Casinò, al pari dei miei ex colleghi non ho percepito compensi". Per quanto è dato sapere l'ex responsabile della sicurezza del casinò dell'enclave fa riferimento a un altro esposto, nel quale Marco Ambrosini, ex amministratore unico della casa da gioco (sollevato dall'incarico nei mesi scorsi), scriveva: "In occasione della procedura comparativa con bando pubblico per la riassunzione del personale, a seguito della cessazione del fallimento, l'amministrazione comunale avrebbe consegnato alle due commissioni di valutazioni dei candidati delle liste preferenziali, perlopiù residenti campionesi, questo nonostante il reclutamento del personale dipendente debba avvenire secondo principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità".
Accuse, queste ultime, che Roberto Canesi, sindaco dell'enclave, ha sempre respinto, forte anche delle valutazioni dei commissari giudiziali contenute in una relazione al Tribunale fallimentare di Como: "Il Comune non ha mai sponsorizzato alcuna singola posizione (sic) nell'ambito delle assunzioni, ma ha da sempre pubblicamente affermato l'importanza della riassunzione degli ex lavoratori della casa da gioco. Questo auspicabile indirizzo risultava totalmente condiviso e suffragato non solo dalle organizzazioni sindacali, ma anche dallo stesso ingegnere Ambrosini allorché, quale amministratore unico della società, in data 8 novembre 2021 siglò il contratto collettivo aziendale della società".
A giorni saranno presentati altri esposti da parte di ex dipendenti non riassunti.