Lo stabile in via Ferri apre le porte ai visitatori. Nei prossimi mesi verrà invece inaugurato lo spazio pubblico adiacente
La scuola dell’infanzia (Si) è già operativa da un paio d’anni, ma solo oggi è avvenuta l’inaugurazione ufficiale alla presenza della popolazione e delle autorità cittadine. «Fino a qualche anno fa la sede di Molino Nuovo era suddivisa su tre stabili: due prefabbricati, dei quali uno di questi era risalente agli anni settanta, e lo stabile Bossi − ricorda il municipale del dicastero formazione, sostegno e socialità, Lorenzo Quadri −. Ora invece tutte le sezioni sono in uno edificio nuovo costruito a partire dal 2019».
L’asilo accoglie sei sezioni, con la possibilità di estenderle a otto, e sono organizzate a coppie attorno al blocco centrale. Al piano terra si trovano il guardaroba e lo spazio di attesa, al primo piano i locali per le attività come disegno e lavori manuali, al secondo piano gli spazi per lo svolgimento di attività di movimento, il riposo e la refezione. Le facciate a est e ovest sono caratterizzate da grandi vetrate e da un rivestimento in acciaio zincato che ospita le protezioni solari. Dietro la struttura i bambini possono giocare liberi e in sicurezza in un parco giochi situato in un ampio prato dove sono presenti giochi come altalene, un’area con la sabbia e un piccolo anfiteatro. Il colorato edificio è conforme agli standard Minergie con un impianto di ventilazione dolce per garantire un maggiore comfort abitativo.
Come sottolinea il sindaco di Lugano, Michele Foletti, «questo nuovo edificio potrà ospitare fino a 120 bambine e bambini. C’è anche molta soddisfazione perché, oltre all’asilo, c’è anche uno spazio pubblico degno di un grande comune: Molino Nuovo con i suoi oltre 9’000 abitanti è il quartiere più popoloso della città e se fosse un Comune a sé, sarebbe uno dei più grandi del Ticino».
Il nuovo asilo comunale è stato elaborato dagli architetti Dario e Mirko Bonetti e Fabio Regazzoni di Massagno e fa parte di un comparto di 7’000 metri quadrati. Sono presenti anche il vecchio asilo Bossi e un nuovo parco urbano, attraverso il quale si passerà per accedere all’entrata della sede. Come ci spiega Cristina Zanini Barzaghi, a capo del Dicastero immobili, «questi due spazi ancora non sono terminati e quindi verranno inaugurati separatamente in un’altra data ancora non stabilita».
Per quanto riguarda i costi preventivati, l’investimento è di 17,5 milioni dei quali 11,9 milioni per la nuova sede; 3,5 milioni per la ristrutturazione del vecchio stabile Bossi, realizzato nel 1934 e già sede di un lazzaretto prima di diventare la scuola dell’infanzia di tanti luganesi, e 1,8 milioni per la riqualifica degli spazi esterni, compresi la realizzazione di un nuovo campo da calcio sintetico, un campo da pallacanestro, un campo da giochi attrezzato.