Con un'interpellanza al Consiglio di Stato, vengono chiesti chiarimenti sull'autosospensione dell'avvocata luganese
Non si placa la tempesta attorno all’avvocata luganese Simonetta Perucchi Borsa, nemmeno dopo la sua decisione di venerdì di autosospendersi dal Consiglio della magistratura (Cdm). L’ultima novità è un’interpellanza inoltrata dal Movimento per il socialismo (Mps) al Consiglio di Stato (Cds), che chiede lumi proprio sulla decisione dell’avvocata, giunta a seguito dell’apertura di un’inchiesta penale sul suo conto. Inchiesta che, lo ricordiamo, riguarda un potenziale caso di riciclaggio di denaro, in alternativa carenza nella diligenza in operazioni finanziarie, e falsità in documenti, emerso durante il procedimento a carico del truffatore Nicolò Svizzero. “Insomma non proprio delle bagatelle – si legge nel testo firmato da Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi – per un membro del Consiglio della magistratura a cui compete il potere disciplinare e di sorveglianza sui magistrati e sulle persone che svolgono funzioni giudiziarie”.
La decisione di autosospendersi “non trova però riscontro nella legge sull’organizzazione giudiziaria e sembra avere come unico obiettivo di impedire che il Cdm prenda l’iniziativa di una sanzione disciplinare”, ed è su questo punto che verte l’interpellanza. Il sentore, secondo i firmatari, è che il Ministero pubblico finirà per emettere un decreto di abbandono. “Questo futuro decreto d’abbandono – scrivono – darà la possibilità al Cdm, forse, di giustificare la non attivazione di una misura disciplinare (cane non mangia cane), ma non ristabilirà la necessaria autorevolezza e credibilità assolutamente necessaria a un membro del Cdm”.
Viene quindi chiesto al Cds, se la decisione di Perucchi Borsa sia stata discussa, o se si pianifica di farlo, dalla direzione del Dipartimento delle istituzioni e dal Cdm, e viene inoltre chiesto di riconoscere che l’autosospensione non sia, di fatto, una misura riconosciuta dalle attuali disposizioni di legge. E infine viene posta la proverbiale patata bollente, ossia se il Cds intende “ai sensi dell’articolo 81 della legge sull’organizzazione giudiziaria, chiedere al Cdm, d’avviare un procedimento nei confronti della signora Simonetta Perucchi Borsa”.