L'Mps critica lo sponsor e la denominazione della futura Arena sportiva. Un'intesa conclusa sulle spalle dei circa 115'000 utenti chiamati alla cassa
“Abbiamo finalmente capito a quali nobili scopi servono gli aumenti delle tariffe elettriche, del gas e dell’acqua che le Aziende elettriche di Lugano (Ail Sa) hanno imposto negli ultimi anni ai loro circa 115’000 utenti. L’aumento delle tariffe elettriche del 47,4% negli ultimi due anni, quelle del gas del 40% e quelle dell’acqua potabile di oltre il 20% (un salasso complessivo per una famiglia tipo non lontano dai 1’000 franchi all’anno) serve a sostenere il nuovo campo di calcio di Lugano”. È questa l’interpretazione del Movimento per il socialismo (Mps) in merito alla notizia annunciata ieri relativa all’accordo tra Football club Lugano e Ail Sa per i diritti di denominazione della nuova Arena sportiva.
Dal 1° luglio 2025, e per almeno cinque anni con opzione di estensione, “Ail sarà quindi lo sponsor principale della prima squadra e del settore giovanile dell’Fc Lugano”, scrive l’Mps trascurando il fatto che l’accordo, formalmente, riguarda due società anonime. Secondo il movimento, tuttavia, “dare il proprio nome a uno stadio, il cosiddetto ‘naming partner’, significa versare centinaia di migliaia di franchi, se non diversi milioni. Come da copione il silenzio è assoluto sui milioni di franchi che saranno iniettati in questa operazione dall’evidente inutilità sociale. Naturalmente sappiamo che le Ail hanno attribuito ad altre cause gli aumenti di tariffe degli ultimi anni”. L’Mps ha già contestato le cause di questi incrementi di prezzi già lo scorso anno con una petizione firmata da oltre 1’300 cittadini e cittadine e, nelle ultime settimane, attraverso una richiesta di moratoria inoltrata a tutti i Municipi proprietari di aziende di distribuzione, “a cominciare dalla più importante, le Ail Sa di Lugano”.
Per l’Mps, “In primo luogo, gli aumenti non sono solo il risultato delle contraddizioni della liberalizzazione del mercato dell’energia ma anche di una politica nell’approvvigionamento condotta dalla direzione delle Ail Sa improntata alla ricerca della massima redditività, ciò che l’ha spinta ad assumere dei rischi che si sono rivelati mortali per i prezzi dell’energia elettrica fornita. Ma chi se ne frega, tanto i 115’000 utenti pagheranno qualsiasi aumento, perché l’energia ormai è un bene fondamentale. E così gli utenti devono passare alla cassa pagando tariffe più elevate”. In secondo luogo, l’Mps ritiene che le Ail “avrebbero potuto rinunciare a questi aumenti di tariffe visto che godono di una situazione patrimoniale assolutamente florida. Nel 2022 l’azienda luganese ha accumulato 170,5 milioni di franchi sotto forma di accantonamenti a corto e lungo termine (...) In sostanza, i soldi ci sono per finanziare una moratoria delle tariffe per i prossimi 3 anni dal 2024”.
Il movimento per il socialismo rincara la dose: “L’annuncio che le Ail Sa (società anonima ma di proprietà al 100% di Lugano) verseranno alcuni milioni di franchi nel Pse è dunque una vera e propria dimostrazione di arroganza nei confronti di 115’000 utenti. Tariffe che esplodono, poteri politici e aziendali che non solo rifiutano spudoratamente di assumere una parte di questi costi, ma addirittura, con totale mancanza di rispetto annunciano lo sperpero di soldi pubblici nella sponsorizzazione di uno stadio! Risulta ormai evidente come le Ail servano da collettore per alimentare interessi politico-finanziari privati di varia natura.