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Gandria, Aldesago e Brè, il prete suscita malumori

Dai tre villaggi della Parrocchia giungono le proteste di fedeli che considerano inadeguato il comportamento autoritario e scontroso del sacerdote

In sintesi:
  • Don Eugenio non partecipa alla redazione del bollettino e mostra disinteresse verso chi partecipa alle funzioni religiose
  • L’assenza di serenità nella comunità scoraggia diverse persone che hanno scritto alla Curia vescovile ma nulla è cambiato
La chiesa di Brè
(Ti-Press/Archivio)
6 ottobre 2023
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Un sacerdote poco disponibile con i fedeli, con nessuna empatia nei loro confronti. Un comportamento chiuso che crea sofferenza e rabbia nella comunità e che si riflette nelle reiterate assenze alle riunioni del consiglio e alle assemblee. Sono parecchie le persone che a Brè, Aldesago e Gandria puntano il dito contro don Eugenio Valli. In base ai racconti e alle testimonianze che abbiamo raccolto dai tre villaggi, il sacerdote ha avuto spesso liti e discussioni, dimostrando un rinnovato disinteresse verso chi partecipa, o partecipava alle attività e alle funzioni religiose. Interpellato in merito dalla ‘Regione’, don Eugenio non rilascia dichiarazioni, si limita a dire che lui risponderà eventualmente solo alla Curia vescovile.

Una situazione oramai insostenibile

Eppure, in Curia vescovile sono stati informati a più riprese sulle tensioni palpabili relative al parroco che risiede a Brè, ma celebra le messe anche a Gandria e ad Aldesago. Nei tre villaggi, alcuni fedeli parlano apertamente di una situazione ormai diventata insostenibile. Manca quella serenità necessaria al buon funzionamento della Parrocchia e le questioni aperte stanno scoraggiando tanti fedeli. I problemi sono irrisolti da diversi anni e questo genera rammarico e malcontento diffusi anche da parte di chi non frequenta regolarmente le chiese. Le numerose critiche formulate con spirito di collaborazione per trovare una soluzione nei confronti di don Eugenio sono state riferite, personalmente e per iscritto, da alcuni parrocchiani di lunga data, direttamente all’allora vescovo Valerio Lazzeri, ma nel frattempo nulla è cambiato.

Ha rifiutato il coro dei bambini

Una persona residente ad Aldesago, molto attiva fino a qualche tempo fa, ci informa che già poco dopo l’arrivo di don Eugenio, circa sei anni fa, sono cominciate le liti e le discussioni con il prete, che si è rifiutato di collaborare alla redazione del bollettino parrocchiale, malgrado un ex membro dell’allora Consiglio parrocchiale lo abbia rimproverato sulle sue responsabilità e per il fatto che percepisce una paga. Alla congrua contribuisce anche Lugano, oltre che le Parrocchie di Brè e Gandria. Tra le proteste, spicca il disaccordo del parroco che non ha voluto ‘tra i piedi’ il coro dei bambini e la maestra, già pronti per la collaborazione. Peraltro, su decisione dell’allora vescovo Lazzeri, la Parrocchia è stata messa sotto gerenza dalla primavera del 2021, perché l’Assemblea parrocchiale non è stata in grado di costituire i propri organi.

La sua assenza fa rumore

Si è insomma creata una zona grigia. Sono tante le persone che vorrebbero un parroco che faccia da punto di riferimento per i villaggi del monte e da anni chiedono che qualcosa cambi. Non vogliono un eremita. Don Eugenio, come detto, non partecipa mai ai Consigli parrocchiali né alle assemblee, malgrado il sacerdote sia tenuto a esserci in quanto membro di diritto, secondo lo statuto. La sua assenza fa rumore perché c’è in ballo il restauro della chiesa di Gandria. Non solo. Una residente ad Aldesago ci racconta che da quando è arrivato don Eugenio, la situazione è degenerata: il prete risponde male a chi si presta per aiutare. Molto peggio rispetto al periodo in cui c’era don Angelo, il quale “ha sicuramente parlato male di persone che lavorano per la Parrocchia da decenni”.

La ‘chiesa si è svuotata’

A Brè, don Eugenio parcheggia la vettura sul sagrato, dove non potrebbe, visto che il piazzale, pur essendo di proprietà parrocchiale, è destinato alla ricreazione degli alunni della scuola elementare, oltre che per i servizi necessari della chiesa, come sta scritto nella convenzione stipulata con la Città di Lugano. In questi anni, continua il nostro interlocutore, la chiesa si è svuotata. Una volta a Natale era sempre gremita di fedeli, ora non più: i frequentatori sono notevolmente calati. Anche il Consiglio parrocchiale di Gandria è scocciato: non si riesce a parlare con don Eugenio. Inoltre, circolano voci secondo le quali sarebbe all’orizzonte una riunificazione con la Parrocchia di Castagnola.

Arriva di nascosto e non saluta

In base a un’altra testimonianza, pare che la situazione a Gandria sia notevolmente peggiore di quella segnalata recentemente da laRegione a Cademario, poiché non si tratta ‘solo’ di questioni finanziarie o di numero di funzioni religiose, ma principalmente del comportamento del parroco. A Gandria, “per la funzione domenicale arriva quasi di nascosto ed entra in chiesa dalla sagrestia senza salutare nessuno. Dopo la celebrazione, se ne va furtivamente senza rivolgere nemmeno un saluto”. Non solo. “Assume spesso un comportamento semplicemente vergognoso”, prosegue la stessa persona che preferisce restare anonima ed evidenzia che il sacerdote “ha volutamente fatto piangere alcune allieve della scuola elementare dove insegna catechismo a Ruvigliana riuscendo a demotivare i bambini”.

Dai tre villaggi è inoltre emerso che don Eugenio, per ragioni sconosciute, sia stato trasferito da una Parrocchia bellinzonese dov’era attivo prima e dove il suo operato non sarebbe stato apprezzato. Non solo. Don Eugenio gestirebbe i battesimi in modo autoritario e militaresco senza dare la possibilità alle famiglie di scattare fotografie per ricordare l’evento. Durante le festività dedicate alla Madonna, scompare ‘clandestinamente appena svolta la liturgia’, sempre usando la via nascosta della sacrestia e senza salutare i fedeli.

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