Luganese

L’Aspasi invita la Città a creare uno shuttle aereo Agno-Zurigo

L’Associazione passeggeri e aeroporti della Svizzera italiana propone di prendere contatto con la Swiss per creare un collegamento alternativo al treno

Questo a seguito dell’incidente nella galleria ferroviaria di base del San Gottardo
(Ti-Press)
31 agosto 2023
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Da ormai quasi tre settimane il traffico passeggeri attraverso il Gottardo è possibile solo lungo la via di montagna, con tempi di percorrenza fortemente aumentati. Di fronte a questa situazione, l’Associazione passeggeri e aeroporti della Svizzera italiana (Aspasi) invita il Municipio di Lugano a prendere contatto con la compagnia di bandiera Swiss – Swiss International Air Lines – affinché ristabilisca almeno in via temporanea un collegamento di linea “shuttle” con lo scalo di Lugano-Agno.

Il 10 agosto scorso si è verificato un incidente nella galleria ferroviaria di base del San Gottardo, le cui conseguenze porteranno alla deviazione del traffico passeggeri lungo la vecchia linea per diversi mesi. “Questo – si legge in una nota – rappresenta un allontanamento del Ticino dal resto della Svizzera, da un punto di vista turistico ma anche per i numerosi pendolari che più volte a settimana attraversano le Alpi per motivi professionali”. Secondo Aspasi questa situazione impone delle soluzioni concrete, tra cui l’istituzione di shuttle aerei tra Lugano-Agno e Zurigo, rispettivamente Ginevra. In una lettera inviata al Municipio di Lugano, l’Associazione invita quest’ultimo a prendere contatto a tal proposito con Swiss, che detiene la concessione per il volo su Zurigo. Ciò “si giustifica anche alla luce dei notevoli ritardi a cui sono soggetti in questi mesi i convogli internazionali, come pure dei problemi di capacità che stanno riscontrando le Ffs”. La città di Lugano, motore economico del cantone, risulta particolarmente penalizzata dall’allungamento dei tempi di percorrenza verso la Svizzera tedesca e romanda. Un simile invito da parte della Città “costituirebbe inoltre un segnale forte sia nei confronti di potenziali utenti ferroviari oggi penalizzati e mostrerebbe al contempo l’interesse della nostra regione e del cantone a un collegamento aereo che, ricordiamo, Swiss ha incomprensibilmente abbandonato dopo il fallimento di Adria Airways nel 2019, che operava su suo mandato”.