Il consigliere federale Albert Rösti ha tenuto a Melide un discorso in occasione della Festa nazionale
«Il Ticino ha un'economia diversificata e la sua posizione geografica porta sfide particolari. Credo che a Berna se ne debba tenere maggiormente conto. Mi impegnerò perché ciò accada, almeno nel mio dipartimento». Sono queste le parole del consigliere federale Udc Albert Rösti, durante il discorso per il 1° Agosto che ha tenuto questa mattina alla Swissminiatur di Melide. «Per me è chiaro che i ticinesi hanno bisogno di infrastrutture moderne e di un collegamento efficiente con le altre regioni del Paese. Non dobbiamo lasciare il Ticino da solo!», ha proseguito il capo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (Datec).
Durante il suo intervento, Rösti ha ricordato che quest'anno ricorrono i 175 anni dall'entrata in vigore della Costituzione federale, descrivendo quest'ultima come importante base per una Svizzera forte. Il consigliere federale ha concluso il suo intervento ricordando di non dare nulla per scontato e di rammentare ciò che è stato fatto a livello politico in passato: «Una grande eredità impone un senso di responsabilità. Oggi beneficiamo di fondamenta che non abbiamo gettato noi stessi. Abbiamo l'obbligo morale di trasmettere questo ordinamento liberale ai nostri discendenti».
All'appuntamento a Melide erano presenti anche il consigliere nazionale Piero Marchesi e il consigliere agli Stati, nonché presidente dell'Udc, Marco Chiesa. Marchesi ha ribadito gli obiettivi del partito per le prossime elezioni federali: «Confermare Marco Chiesa agli Stati e raddoppiare la presenza in Consiglio nazionale». Nel suo intervento ha inoltre fatto cenno alla situazione migratoria a Chiasso, tema a cui ha fatto riferimento anche Marco Chiesa: «È una situazione ingestibile che nessuno si impegna a frenare».