Luganese

Una messa a Lugano in ricordo del vescovo Aurelio Bacciarini

L'appuntamento si terrà sabato 1° luglio nella basilica del Sacro Cuore

(archivio Ti-Press)
26 giugno 2023
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“Un vescovo ticinese beato? ‘Tenere viva la preghiera di intercessione rivolta a lui’”. È questo lo spirito con il quale sabato si rinnova la tradizione di una messa in ricordo del monsignor Aurelio Bacciarini (1873-1935). Questo in prossimità dell'anniversario della sua morte, avvenuta il 27 giugno 1935. L'appuntamento è dunque per il 1° luglio, alle 10, nella basilica del Sacro Cuore di Lugano (in corso Elvezia 37). La celebrazione sarà presieduta da monsignor Nicola Zanini, già vicario generale della Diocesi di Lugano. Presenzierà anche il superiore provinciale dei Servi della Carità, don Alessandro Allegra, responsabile per la ‘Provincia San Luigi Guanella’ che oggi abbraccia tutte le case guanelliane d’Italia (oltre che quella della Svizzera e quella di Nazareth). “Dal mese di dicembre 2022 per ragioni di migliore organizzazione interna, i Guanelliani, che in Italia formavano due province religiose (Sacro Cuore con sede a Como; San Giuseppe con sede a Roma) sono riuniti in un unico nuovo organismo”, viene ricordato. Sarà presente anche il Postulatore della Causa don Bruno Capparoni e vari confratelli delle case guanelliane lombarde. Dopo la celebrazione è previsto un momento di preghiera sulla tomba di monsignor Bacciarini, che riposa nella cripta della basilica come gli altri vescovi del Ticino.

“Aurelio Bacciarini, verzaschese, fu una figura di primaria importanza sia per la Diocesi di Lugano che per la congregazione dei Servi della Carità, che guidò dal 1915 al 1924, come primo successore del fondatore, San Luigi Guanella, rimanendo poi nel Consiglio generale fino alla morte – viene ricordato nel comunicato –. Dotato di energia instancabile, promosse opere innovative ad esempio nell’evangelizzazione (Azione cattolica, lettere e visite pastorali), nella comunicazione (Giornale del Popolo), nella solidarietà (sanatorio per i bambini). Il suo episcopato fu da subito segnato dalla grave malattia (tubercolosi ossea) che lo colpì ancor giovane e che tra una recrudescenza e l’altra minò progressivamente la sua forte fibra conducendolo alla morte”.

L'attenzione sulla figura di Bacciarini è stata tenuta accesa principalmente dalla congregazione a cui apparteneva: “I guanelliani infatti hanno curato la sua causa di beatificazione (nel 2008 Papa Benedetto XVI lo ha dichiarato ‘venerabile’). Ora si è in attesa di istruire il Processo sul Miracolo e ci sono fondate speranze in un avvenimento da presentare al Dicastero delle Cause dei Santi. Le notizie di qualche grazia insigne ottenuta per intercessione di Bacciarini infatti non mancano”.