Nonostante ciò è stata, secondo l’Ente, un’ottima performance sul fronte dei ricavi, che ha riportato i dati alla situazione prepandemica
Dal Lac giungono per approvazione all’esecutivo di Lugano i conti consuntivi per la stagione artistica passata. Un periodo contabile, dal 1° settembre 2021 al 31 agosto 2022, definito dall’Ente autonomo come “molto particolare” perché ancora influenzato dagli effetti della pandemia.
La stagione si è chiusa con una perdita pari a oltre 310mila franchi a fronte dei 402’700 preventivati. “Un risultato – si legge nel messaggio indirizzato alla Città – che, seppur negativo, si può ritenere una perdita contenuta a fronte della complessità della stagione che per oltre la metà ha risentito dell’influsso della pandemia e di una situazione ancora incerta. Una perdita che verrà ripianata facendo capo al fondo rischi alimentato dal Municipio di Lugano.
La stagione di riferimento “è stata molto particolare in quanto, se è vero che in termini di restrizioni è stata influenzata dalla pandemia solo nella prima parte, è altrettanto vero che ha portato con sé alcuni effetti di quella precedente e per questo ha imposto alcune scelte che hanno avuto delle ricadute importanti in termini, ad esempio, di mancati profitti per spettacoli annullati o di costi supplementari derivanti dalle direttive imposte in materia sanitaria”.
La seconda parte ha visto “un picco anomalo di eventi importanti e impegnativi in un arco temporale brevissimo: si è trattato infatti di eventi annullati diverse volte a causa della pandemia, con una conseguente necessità di impiego delle risorse a un ritmo straordinariamente elevato”.
L’ultima versione aggiornata del piano pandemico di protezione, la diciassettesima, risale al 21 dicembre 2021. Al termine dell’anno era ancora presente quindi il contingentamento della sala e l’accesso agli spettacoli era possibile solo per le persone in possesso di un certificato Covid. Questo termine temporale ha imposto l’annullamento di spettacoli rilevanti dal punto di vista dei ricavi – quali lo Schiaccianoci, il concerto di Dudu Fischer e Goran Bregovich – che ha avuto come effetto mancati profitti per circa 150mila franchi. A questo si aggiunge “il grandissimo sforzo che ha dovuto affrontare la biglietteria per la gestione di annullamenti e modifiche continue delle date degli spettacoli che ha causato un aumento diretto dei costi per questo servizio di 50mila franchi, a cui si sommano maggiori costi di 80mila franchi per il servizio di accoglienza per la complessa gestione del controllo del certificato Covid per l’accesso agli eventi”.
La solidità finanziaria dell’Ente è sempre stata la prima preoccupazione, dall’altro lato non è stato possibile azzerare gli effetti di un evento straordinario quale la pandemia e le sue ricadute “a fronte comunque di un’ottima performance sul fronte dei ricavi, che ha riportato i dati alla situazione prepandemica”.
L’esercizio contabile che va dal 1° settembre 2021 al 31 agosto 2022 è stato chiuso con diversi mesi di ritardo per alcune complessità di rendicontazione dovute alla coda della pandemia, che ne ha determinato il risultato.