Luganese

Lac: il consuntivo chiude con oltre 310mila franchi di perdita

Nonostante ciò è stata, secondo l’Ente, un’ottima performance sul fronte dei ricavi, che ha riportato i dati alla situazione prepandemica

Toccherà al Municipio approvare il documento
(Ti-Press)
23 giugno 2023
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Dal Lac giungono per approvazione all’esecutivo di Lugano i conti consuntivi per la stagione artistica passata. Un periodo contabile, dal 1° settembre 2021 al 31 agosto 2022, definito dall’Ente autonomo come “molto particolare” perché ancora influenzato dagli effetti della pandemia.

La perdita: ‘Meno di quanto preventivato’

La stagione si è chiusa con una perdita pari a oltre 310mila franchi a fronte dei 402’700 preventivati. “Un risultato – si legge nel messaggio indirizzato alla Città – che, seppur negativo, si può ritenere una perdita contenuta a fronte della complessità della stagione che per oltre la metà ha risentito dell’influsso della pandemia e di una situazione ancora incerta. Una perdita che verrà ripianata facendo capo al fondo rischi alimentato dal Municipio di Lugano.

Diversi gli eventi annullati

La stagione di riferimento “è stata molto particolare in quanto, se è vero che in termini di restrizioni è stata influenzata dalla pandemia solo nella prima parte, è altrettanto vero che ha portato con sé alcuni effetti di quella precedente e per questo ha imposto alcune scelte che hanno avuto delle ricadute importanti in termini, ad esempio, di mancati profitti per spettacoli annullati o di costi supplementari derivanti dalle direttive imposte in materia sanitaria”.

La seconda parte ha visto “un picco anomalo di eventi importanti e impegnativi in un arco temporale brevissimo: si è trattato infatti di eventi annullati diverse volte a causa della pandemia, con una conseguente necessità di impiego delle risorse a un ritmo straordinariamente elevato”.

Mancati profitti per circa 150mila franchi

L’ultima versione aggiornata del piano pandemico di protezione, la diciassettesima, risale al 21 dicembre 2021. Al termine dell’anno era ancora presente quindi il contingentamento della sala e l’accesso agli spettacoli era possibile solo per le persone in possesso di un certificato Covid. Questo termine temporale ha imposto l’annullamento di spettacoli rilevanti dal punto di vista dei ricavi – quali lo Schiaccianoci, il concerto di Dudu Fischer e Goran Bregovich – che ha avuto come effetto mancati profitti per circa 150mila franchi. A questo si aggiunge “il grandissimo sforzo che ha dovuto affrontare la biglietteria per la gestione di annullamenti e modifiche continue delle date degli spettacoli che ha causato un aumento diretto dei costi per questo servizio di 50mila franchi, a cui si sommano maggiori costi di 80mila franchi per il servizio di accoglienza per la complessa gestione del controllo del certificato Covid per l’accesso agli eventi”.

‘Comunque un’ottima performance’

La solidità finanziaria dell’Ente è sempre stata la prima preoccupazione, dall’altro lato non è stato possibile azzerare gli effetti di un evento straordinario quale la pandemia e le sue ricadute “a fronte comunque di un’ottima performance sul fronte dei ricavi, che ha riportato i dati alla situazione prepandemica”.

L’esercizio contabile che va dal 1° settembre 2021 al 31 agosto 2022 è stato chiuso con diversi mesi di ritardo per alcune complessità di rendicontazione dovute alla coda della pandemia, che ne ha determinato il risultato.