Luganese

‘OtherMovie’ chiude in bellezza: donne, Iran e nomadi

Sabato e domenica le giornate conclusive del Film Festival di Lugano. Ricco il programma e le proposte

Cinema d’autore
28 aprile 2023
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Donne, cinema e Iran sono il fil-rouge della penultima serata del Film Festival di Lugano ‘Othermovie’. Sabato 29 aprile, al Lux di Massagno, dalle 18, cinque cortometraggi e un film di animazione anticiperanno il lungometraggio Jang-e Jahani Sevom – La Terza Guerra Mondiale di Houman Seyedi. La pellicola (prevista alle 20.30) – accompagnata da un aperitivo iraniano e dalla musica di Baby Lou – affronta temi sociali in un Paese in forte subbuglio politico. Si tratta di un film pluripremiato, tra l’altro con diversi riconoscimenti alla Biennale di Venezia 2022. La serata sarà impreziosita dalla contestualizzazione storica del professor Leonardo Marchetti.

Domenica 30 aprile è il giorno della chiusura che avrà luogo sempre al Lux. Dopo la tavola rotonda sul tema dei nomadi, seguirà la proiezione di Lex Homeless, film di Zoran Tairovic che tratta il tema della discriminazione dei Rom in Serbia. Dalle 20.30 è prevista la cerimonia conclusiva, con la premiazione delle migliori pellicole della dodicesima edizione proclamate dalla giuria presieduta da Alessandra Gavin-Müller. Seguirà un evento particolare: la proiezione di Zeno Writing del grande artista sudafricano William Kentridge. Un inno pacifista ambientato al tempo della Prima Guerra Mondiale, accompagnato in sala dalla lettura di frammenti da La coscienza di Zeno, romanzo di Italo Svevo al quale Kentridge si è ispirato. Chiuderanno la serata e l’edizione: Maldita. A Love Song to Sarajevo di Raul de la Fuente Calle e Amaia Remirez e An Irish Goodbye di Tom Berkeley e Ross White. Il primo, ambientato ai giorni nostri nella capitale bosniaca, ha vinto il premio per il miglior cortometraggio documentario ai Goya Awards 2023, mentre il secondo è ambientato in Irlanda del Nord e oltre ad aver trionfato ai Bafta 2023, si è aggiudicato anche l’Oscar 2023 quale miglior cortometraggio live action e vanta il primo attore al mondo – James Martin – vincitore di un Oscar e portatore della sindrome di Down.