Condannato ed espulso un 33enne che fra il dicembre 2022 e il gennaio 2023 ha trafficato una settantina di grammi di cocaina nel Luganese
«L'ho fatto per soldi e per aiutare la mia famiglia». È questa la spiegazione data dal 33enne albanese comparso davanti alla corte delle Assise correzionali per rispondere di infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti (poco più di una settantina i grammi di cocaina smerciati nel Luganese tra il dicembre 2022 e il gennaio 2023) e infrazione alla Legge federale sugli stranieri e la loro integrazione. Con procedura di rito abbreviato, il giudice Amos Pagnamenta ha approvato l'accordo raggiunto tra le parti (il procuratore pubblico Zaccaria Akbas e l'avvocato Matteo Poretti) e condannato il 33enne a 14 mesi sospesi per un periodo di prova di due anni. La Corte ha ordinato anche 6 anni di espulsione dalla Svizzera e la segnalazione nel Sistema d'informazione di Schengen.
Come si legge nell'atto d'accusa, durante la sua permanenza in Ticino l'imputato ha soggiornato illegalmente presso tre abitazioni del Luganese e si occupava della vendita di cocaina. Fatti che ha interamente ammesso. La sua intenzione è ora quella di «trovare un lavoro normale». Il presidente della Corte gli ha quindi chiesto come mai non lo ha fatto prima. «Avevo un lavoro ma mi hanno licenziato», è stata la risposta.