Il sindaco legge i risultati: ‘Tre cavalli trainanti non erano più in lista. Dovremo parlare con l'Udc’. Elette tre Ps tra le quali Zanini Barzaghi
Muta la rappresentanza cittadina in Gran Consiglio. Tra gli uscenti non rieletti e diversi volti nuovi, spicca il crollo del 5,5% della Lega dei Ticinesi a Lugano, rispetto alle elezioni cantonali di quattro anni fa. La città può comunque contare su 18 deputati, due in più rispetto al 2019. Confermato il municipale uscente Tiziano Galeazzi e viene brillantemente eletta la socialista capo Dicastero immobili di Lugano Cristina Zanini Barzaghi, accompagnata dalla copresidente della sezione Ps Tessa Prati e da Mattea David.
All'orizzonte, il prossimo autunno si profilano le elezioni federali e, fra un anno, il rinnovo dei poteri a livello comunale. Al sindaco di Lugano Michele Foletti, chiediamo come interpreta il crollo del 5,5%, in città, della Lega dei Ticinesi, rispetto ai risultati del Gran Consiglio del 2023? «In vista dell'appuntamento per le Comunali, con l'Udc, dovremo sederci attorno a un tavolo e discuterne. Mi aspettavo che ci fosse una diminuzione nella Lega: quattro anni fa, tra i candidati, c'erano Amanda Rückert, Attilio Bignasca e il sottoscritto, tutti e tre avevamo superato i 10'000 voti. Tre cavalli trainanti che non erano più sulla lista», risponde il sindaco, secondo cui, «è chiaro che ai vertici della Lega dei Ticinesi ci si dovrà interrogare su quali tempi cavalcare. È un po‘ una situazione simile a quella che capitò nel Plr a Lugano, dieci anni fa, quando conquistammo la maggioranza in Municipio».
Tuttavia, sulla carta, risultati del Gran Consiglio alla mano, ora il primo partito a Lugano è il Plr, seppur in perdita del 2% rispetto a quattro anni fa e potrebbe ambire alla riconquista della maggioranza nell'esecutivo... «Vero, ma se la Lega e l'Udc rinnovassero l'accordo per la lista unica per il Municipio non ci sarebbe partita. Andrei cauto, perché fra qualche mese ci sono le elezioni federali e interpretare questi risultati cantonali in chiave comunale è sempre un azzardo. Per le Comunali, rispetto al Gran Consiglio, di solito gli elettori preferiscono votare le persone». Come spiega la crescita dell'Udc? Dal suo punto di vista, il sindaco di Lugano considera «‘normale’ che l'elettorato abbia premiato chi fa opposizione rispetto ai partiti rappresentati in Consiglio di Stato. Anche il Centro è andato tutto sommato bene, anche perché si è messo a spesso di traverso nei confronti del governo». Per la Lega dei Ticinesi, tra i neoeletti di Lugano in Gran Consiglio c’è il consigliere comunale Andrea Sanvido.
C‘è un grosso rinnovamento tra i socialisti luganesi in Gran Consiglio. Brillante l'elezione della municipale di Lugano Cristina Zanini Barzaghi: «Sono molto contenta del risultato personale, mi rattrista invece quello del partito. Riscontro un grande ricambio». Questa elezione cambia la carte in tavola, in vista di una sua possibile ricandidatura nella lista Ps di Lugano per il Municipio l'anno prossimo? «Non dipende da me, ma dal partito che dovrà decidere se avrà ancora bisogno di me nell'esecutivo luganese. Per il momento, conto di assumere le due cariche che non sono incompatibili». Eletta in Gran Consiglio anche la co-presidente del Ps di Lugano Tessa Prati, che si dice soddisfatta del risultato ma soprattutto dell'esito della consultazione a Lugano, dove il partito ha perso solo poco più dell'1%, meno che nel resto del cantone. Ne siamo orgogliosi, anche perché è stato premiato il lavoro della sezione di Lugano, che ha incrementato la sua presenza a Palazzo delle Orsoline da due a tre rappresentanti e per l'elezione di Mattea David. Dispiace invece per la mancata rielezione dei due uscenti: Nicola Corti (ex procuratore pubblico) e di Simona Buri (ex consigliera comunale e capogruppo a Lugano)».
Un altro volto ’nuovo' ma conosciuto a Lugano è Michel Tricarico, che ha svolto il ruolo di capogruppo dell'ex Ppd (ora Centro) in Consiglio comunale: «Gran bella votazione la mia, con l'elezione tirata fino all'ultimo Comune scrutinato, per via della ripartizione dei circondariale dei seggi. Anche per il partito, e per la sezione del Centro a Lugano, è un ottimo risultato: abbiamo riottenuto il secondo seggio, che avevamo perso quattro anni fa. Era il nostro obiettivo, ce l'abbiamo fatta e quindi è un grande successo di squadra e, in generale, del partito, perché ha retto, mantenendo la propria posizione».