Luganese

Lugano, tra fiducia dello Stato e mandati di lavoro

Interrogazione al Municipio dopo la condanna per appropriazione indebita di un imprenditore ticinese

Domande per il Municipio
(archivio Ti-Press)
15 marzo 2023
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Come intende muoversi il Municipio di Lugano nei confronti degli imprenditori che hanno abusato della fiducia dello Stato? A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere comunale Lukas Bernasconi (Lega). Lo spunto arriva dalla cronaca, e più precisamente dalla condanna a 24 mesi (sospesi) inflitta a un imprenditore ticinese per essersi appropriato indebitamente di indennità per lavoro ridotto per 810mila franchi. "Una condanna importante, malgrado la restituzione del maltolto, che conferma l’estrema gravità dei fatti – sottolinea Bernasconi –. La ditta in questione era diretta da un esponente di rilievo della politica cittadina, tanto da essere divenuto segretario della sezione di Lugano di un importante partito".

Nell’interrogazione si evidenzia inoltre che "in passato la ditta in questione ha ricevuto sostanziosi mandati dalla Città di Lugano e attualmente è impegnata in uno dei cantieri più importanti, la nuova sede del Dsu al piano della Stampa". In casi analoghi, la Legge sulle commesse pubbliche "non prevede misure particolari: all’azionista basta uscire dal Consiglio d’amministrazione". Fatto avvenuto nel caso oggetto dell’interrogazione.

Al Municipio viene quindi chiesto "come si vuole porre rispetto a casi come questi, se agli occhi dell’esecutivo è sufficiente lasciare le cariche in seno alla società, pur mantenendo la proprietà, per ritrovare una verginità di facciata e continuare a ricevere mandati di lavoro dalle istituzioni".