Luganese

Breno, dove sono finiti i migranti accolti nella scuola montana?

Interpellanza della consigliera comunale di Lugano Sara Beretta Piccoli chiede spiegazioni al Municipio sulla situazione dell’accoglienza

Una veduta panoramica del paese malcantonese
(Ti-Press/Archivio)
28 febbraio 2023
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"Che tipo di sistemazione è stata trovata per i bambini accolti un anno fa provvisoriamente nella scuola montana di Breno? In che modo si pensa di affrontare un nuovo eventuale grande flusso di rifugiati anche in considerazione del terribile terremoto in Turchia e Siria? Vi sono sufficienti infrastrutture per l’accoglienza o si pensa di dover sopperire alla mancanza di posti letto, seguendo la politica già in atto al nord delle alpi? In questo senso, vi sono già state delle richieste da parte del Cantone? Se sì, come intende procedere Lorenzo Quadri (municipale di riferimento per la socialità a Lugano) che si è pubblicamente dichiarato contrario a livello nazionale con un’interpellanza?"

Queste sono solo alcune delle domande contenute nell’interpellanza presentata al Municipio di Lugano dalla consigliera comunale Sara Beretta Piccoli che si mostra preoccupata per il destino incerto dei cittadini delle fasce più deboli di Lugano, "per quanto sia condivisibile il principio di aiuto alle persone provenienti dai conflitti". La consigliera comunale indipendente richiama le informazioni apparse su alcuni siti riferite ad alcuni comuni confederati (Zurigo, Argovia, Seegraben), dove pare si stia procedendo a sfratti forzati degli inquilini da appartamenti di proprietà dei comuni, su richiesta dei Cantoni. Muovono da qui le altre domande al Municipio: "Quanti sono i rifugiati regolarmente registrati a Lugano che fanno capo agli aiuti previsti? Dove sono attualmente alloggiati? Vi è ancora margine per l’accoglienza? Il Municipio ha preso in considerazione il pericolo di un aumento di xenofobia dovuto ai precari equilibri economici a cui i cittadini stanno facendo capo? Quali misure intende adottare per evitare questo pericolo?"