La strada per Porlezza è in cima alla classifica comasca: una quarantina i feriti
È la statale Regina dalla dogana di Gandria Oria Valsolda a Menaggio la strada comasca che presenta i rischi maggiori di scontri con la fauna selvatica, in larga parte cinghiali, cervi e caprioli. È quanto emerge dagli incidenti stradali che con il coinvolgimento di animali si sono verificati lo scorso anno lunghe le strade della provincia di Como.
Non solo danni alle autovetture, ma anche una quarantina di feriti, per fortuna in modo non grave. Il bilancio è della polizia provinciale di Como. Oltre centocinquanta gli scontri di cui quarantanove lungo la statale Regina, soprattutto tra Porlezza e Carlazzo. Un’altra strada pericolosa è la provinciale 14 che collega Porlezza a Claino con Osteno, all’inizio della Valle d’Intelvi. Due strade percorse da oltre 7mila frontalieri, quanti sono quelli che quotidianamente entrano in Canton Ticino passando dalla dogana di Gandria Oria Valsolda. L’intenso traffico inevitabilmente fa aumentare la possibilità di indesiderati scontri. Altro punto critico è il Pian di Spagna, al confine delle province di Como e di Sondrio. Anche in questo caso è una strada utilizzata dai frontalieri dell’Alto Lago. I dati forniti dalla polizia provinciale confermano come la presenza di fauna selvatica nel Porlezzese per gli automobilisti è sempre più una emergenza soprattutto nelle ore serali e notturne. Anche perché stando alle ultime stime si calcola che nella piana di Porlezza sono presenti non meno di 350 cervi, suddivisi in 7 o 8 branchi. Il numero degli ungulati sale a 4mila se si considerano anche i cinghiali, in un’area adatta a ospitarne non più di 1’500.