I LVGApoints si contano oramai in quasi 10mila portafogli. L’uso crescente emerge a margine dell’incontro formativo sulle nuove tecnologie
Era affollata stasera la sala dell’ex asilo Ciani di Lugano, per l’incontro pubblico promosso dalla Città e da Lugano Living Lab. In tanti, soprattutto commercianti, hanno approfittato dell’occasione per ascoltare consigli sulle opportunità legate alle nuove tecnologie e sulle azioni concrete che ogni attività può adottare nella propria operatività per restare competitiva in un mercato che cambia velocemente. La folta partecipazione, si sono annunciati in 150, dimostra che il circuito MyLugano, promosso dal Municipio, sta riscuotendo consenso a tal punto che la moneta virtuale cittadina conta ormai quasi 10mila portafogli.
L’interesse dunque non manca per la proposta del Municipio, che rientra nell’ambito dell’incremento delle competenze di base digitali. L’iniziativa è stata pensata soprattutto per i commerci e la vendita al dettaglio, anche se il lavoro dell’Amministrazione è rivolto a tutta la cittadinanza. Le cifre parlano chiaro: «Gli utilizzatori dell’app MyLugano sono oltre 250, tutti punti vendita che incassano e distribuiscono LVGApoints – spiega Pietro Poretti, direttore della Divisione Sviluppo economico della Città di Lugano, a margine dell’incontro –. Negli ultimi tempi, abbiamo raggiunto tra le tremila e le quattromila interazioni mensili».
La tendenza è in crescita, ma a livello di utenza qual è il riscontro e che tipo di spese e di transazioni si fanno con la moneta virtuale della Città? «Siamo soddisfatti, non siamo lontani dai 10’000 Wallet (il cripto-portafoglio), che rappresentano i potenziali utenti che detengono e usano i LVGApoints. Sono numeri importanti per una realtà come Lugano – risponde il direttore della Divisione sviluppo economico della Città –. Le spese in moneta virtuale sono parecchio eterogenee, si va dai 25 franchi per pagare la pizza, ai 400 franchi o più per l’acquisto di attrezzatura sportiva o, in generale, di abbigliamento».
Dalla fine dello scorso mese di ottobre, al pos ‘cittadino’ è stato abbinato, dice Poretti, «un terminale unico di pagamento, "brandizzato Plan B", che consente transazioni in Bitcoin e Usdt (Thether). A oggi siamo già a 155 terminali, che accettano anche le altre due valute. Uno strumento introdotto a ridosso del Forum sul Plan B, per il quale rileviamo un interesse attivo da parte di alcuni commercianti che ci contattano e ci chiedono informazioni su questa innovativa modalità di pagamento, che va ad aggiungersi alle altre possibilità. Tutto questo a costo zero, tranne la commissione di cambio, comunque più bassa rispetto a quelle mediamente prelevate dAlle carte di credito».
MyLugano è usata anche da almeno una dozzina negozi della via Nassa affiliate al circuito, quasi dall’inizio, ossia dal lancio, da parte del Municipio di Lugano, risalente al dicembre del 2020. Con il neopresidente dell’Associazione via Nassa, Roberto Mazzantini, informa Poretti, «sono stati avviati approfondimenti volti a incrementare la diffusione generalizzata del pos brandizzato Plan B. Nelle ultime settimane abbiamo allacciato i contatti con alcuni grossi marchi presenti lungo la via. Con le aziende importanti, i processi decisionali sono più complicati e più articolati, rispetto alla trattativa con il singolo gerente del negozio, ma i primi segnali sono promettenti».
La serata all’ex Ciani è stata dedicata soprattutto al marketing digitale. «Un valore aggiunto che offriamo in primis, ma non solo, ai partner del circuito MyLugano – sostiene il direttore della Divisione dello sviluppo economico della Città –. Tra i vantaggi futuri, ci saranno anche momenti formativi che proporremo, a cadenza regolare, su uno spettro ampio di argomenti riguardanti strumenti digitali, come il pagamento in criptovalute. Vogliamo anche raccogliere dai singoli partecipanti i riscontri, che ci consentiranno di valutare se è il caso di proseguire l’esperienza».
Mentre continuano ad aumentare le adesioni ai LVGApoints, la moneta virtuale lanciata tramite l’app MyLugano, l’incontro pubblico è stato introdotto dal sindaco di Lugano. Michele Foletti ha richiamato il più volte ribadito sostegno al processo di trasformazione digitale del territorio e l’esigenza di promuovere la conoscenza delle tecnologie digitali, sviluppando le competenze necessarie al loro corretto utilizzo.