Luganese

Funicolare Monte Brè, quale sostegno dalla Città?

In Commissione le opinioni divergono, la durata del contributo potrebbe venir dimezzata ma non tutti sono d’accordo

Un passaggio invernale
(Ti-Press)
1 febbraio 2023
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Fiducia, sì, ma fra cinque anni si rifaranno i conti. Settimana prossima in Consiglio comunale, lunedì o martedì, ci sarà la discussione sul contributo che il Comune di Lugano dovrebbe concedere alla ‘sua’ (per il 95,52% delle azioni) Società funicolare Cassarate-Monte Brè Sa. La maggioranza della Commissione della gestione ha deciso di proporre ai colleghi consiglieri un sostegno di 375mila franchi annui limitato a cinque anni, con possibilità di rinnovo, anziché i dieci proposti dal Municipio, sostegno accompagnato però da una fideiussione. Questa garanzia servirebbe alla società per ottenere il finanziamento necessario al rinnovo degli impianti: 3 milioni e 270mila franchi, dovuti soprattutto all’acquisto di nuove vetture. Tuttavia questa posizione è stata sottoscritta ‘pienamente’ solo da 4 dei 13 commissari; il rapporto di Ferruccio Unternährer (Plr) è stato firmato, ma con riserva anche da due suoi colleghi liberali Rupen Nacaroglu e Giovanna Viscardi, e dal Ps Carlo Zoppi, mentre ben 6 commissari, quelli di Centro, Lega e Udc non hanno apposto alcuna firma, senza peraltro che vi sia (almeno non ci risulta) un rapporto di minoranza. Ci sono dunque le premesse per il classico rompicapo in stile luganese. Stando a nostre informazioni, tutti sarebbero per un sostegno alla funicolare ma le possibili formule divergono su questioni più o meno cruciali, e c’è una buona probabilità di emendamenti presentati la sera stessa. «Siamo un po’ scettici sulle conclusioni del rapporto, cioè la convenzione accorciata a 5 anni, così come la fideiussione, se si vuole mettere la Funicolare nelle condizioni migliori di operare questo è secondo noi troppo limitativo» ci spiega per esempio Lorenzo Beretta-Piccoli, capogruppo del Centro (ex Ppd).

In generale, una buona parte della Commissione spingerebbe per un sostegno non più incondizionato alla funicolare e soprattutto al Municipio, cui viene rimproverato, citiamo il rapporto di maggioranza, "Immobilismo nell’implementazione della strategia di sviluppo della vetta del Monte Brè". Tema che è stato messo a fuoco da uno studio, e che ora si vorrebbe messo in pratica attraverso interventi concreti. Nel rapporto commissionale, il dito viene puntato tra l’altro sul degrado in cui versa la stazione in vetta, Stesso dicasi per i piani superiori dell’edificio che ospita l’Osteria funicolare: l’idea di realizzare un piccolo ostello per gli amanti del bosco e/o della mountain bike è rimandata dal Municipio a quando la situazione del vicino ristorante vetta sarà definita (l’attuale gerenza andrà a terminare nel 2026). Tanti ragionamenti ma pochi fatti; "la maggioranza della Commissione della Gestione auspica un cambiamento di ritmo nell’implementazione della strategia, passando da un prudente immobilismo a una fattiva e concertata collaborazione tra Municipio e FMB nella concreta attuazione della strategia di sviluppo delle attività in Vetta al Monte Brè". Anche perché non è la prima volta che i contribuenti di Lugano vengono chiamati alla cassa per sostenere la Funicolare. Negli ultimi 15 anni, la Città ha speso oltre 8 milioni di franchi per investimenti (di cui 5 per l’acquisto di terreni e del ristorante i vetta) e finanziato spese per contributi e gestione corrente nella misura di oltre 6 milioni di franchi. In totale fanno 14 milioni: una bella somma. La speranza è che, migliorando l’offerta in vetta, aumentino anche i passeggeri paganti così da rendere la funicolare meno dipendente dall’aiuto pubblico.

Sotto questo aspetto, un elemento incoraggiante è proprio la tendenza alla crescita dei passeggeri: dai 96’417 del 2016 ai 171’657 del 2021. Sarà un effetto del Covid, cioè la preferenza verso le vacanze in Svizzera? O l’inizio di una strada (ferrata) vincente?