Giunta alle parti la perizia psichiatrica sul 67enne accusato di aver abusato di tre allieve. Il perito ha ravvisato un rischio di recidiva
L’istruttore di yoga del Luganese, accusato di aver abusato sessualmente di tre allieve, è affetto da pedofilia. Lo ha stabilito la perizia psichiatrica disposta dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni. L’esito, giunto alle parti nei giorni scorsi, è stato anticipato dalla Rsi, secondo la quale, il 67enne del Luganese non potrà tuttavia beneficiare di alcuna scemata imputabilità.
In base a quanto ha riportato lo psichiatra Raphael Traber nella perizia, l’uomo, al momento dei fatti, era completamente capace di intendere e volere. Il perito ha ravvisato invece un rischio di recidiva. In altre parole, esiste il pericolo che, oltre alle tre vittime, l’insegnante commetta di nuovo soprusi ai danni di minori.
Durante le lezioni che impartiva loro individualmente, l’uomo avrebbe più volte toccato le ragazzine sotto i vestiti. Il 67enne, in carcere da agosto, ammette i palpeggiamenti, ma sostiene che fossero atti necessari per il corretto svolgimento degli esercizi. L’uomo respinge le accuse di avere scattato di nascosto le fotografie ritrovate dagli inquirenti.
La procuratrice pubblica Valentina Tuoni, lo ricordiamo, nei confronti del 67enne, ipotizza i reati di atti sessuali con fanciulli e di atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere. In dicembre gli inquirenti hanno invitato eventuali testimoni a contattare la Polizia cantonale. Dalle indagini non sono emerse però, almeno per ora, altre presunte vittime.