Nonostante il disavanzo d’esercizio il Comune ha deciso di mantenere inalterato il moltiplicatore d’imposta al 94%
In seduta ordinaria del consiglio comunale di Capriasca è stato approvato (con 18 voti a favore, 4 contrari e 8 astenuti) il preventivo 2023, che preannuncia un disavanzo d’esercizio di 734’150 franchi. Tra i fattori che portano a prospettare tale risultato, "oltre all’impennata dei costi legati all’energia e il rincaro generalizzato – spiega il Comune –, vi è la compensazione del rincaro ai dipendenti, pari al 2,5%". Nonostante la perdita preventivata, rimane inalterato il moltiplicatore d’imposta al 94%, "confidando nel recupero finale grazie alle sopravvenienze d’imposta, che dovrebbero dare respiro ancora per almeno un paio d’anni".
Il Municipio segnala inoltre "il netto miglioramento in ambito dello smaltimento dei rifiuti – a seguito dei nuovi concorsi il deficit preventivato passa infatti da circa 200’000 franchi a poco meno di 80’000 franchi – dall’altro il ritorno in territorio negativo, con un deficit preventivato di circa 60’000 franchi, del Servizio approvvigionamento idrico".
Si è definito deluso il gruppo Onda rossa (composto da consiglieri comunali di Ps&Si, Giso e Pc) a seguito della bocciatura della loro proposta di costituire un fondo sociale contro il carovita dal valore di 150’000 franchi. Con questa somma, si voleva attribuire al Municipio il compito di distribuire un aiuto alle fasce sociali più colpite dell’inflazione (ad esempio tramite un versamento diretto, uno sconto di alcune tasse o imposte, dei buoni spesa). "La maggioranza di centro-destra – scrive il gruppo –, additando una presunta difficoltà nella distribuzione degli aiuti e ritenendo sufficienti i normali meccanismi di protezione sociale, ha dunque rifiutato di riconoscere l’eccezionalità della situazione attuale, paragonabile a quella pandemica durante la quale il Comune di Capriasca si era dotato di un fondo sociale da 130’000 franchi".
Onda rossa non mancherà però di ritornare sul tema, "proponendo in particolare l’istituzione di un regolamento sociale comunale che possa fare chiarezza sui criteri di erogazione degli aiuti sociali comunali, a vantaggio tanto di futuri interventi quanto dei cittadini, che potranno così sapere con esattezza a quali prestazioni possono avere diritto".