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Consiglieri comunali cercansi: troppo stress?

Il caso della sinistra di Massagno: un ruolo che è diventato impegnativo e sfiancante

(Ti-Press)
28 dicembre 2022
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Non è il primo Comune in cui si presenta il problema. Tuttavia fa un po’ specie la difficoltà di reperire persone disposte a entrare in Consiglio comunale, specie in un paese piuttosto popoloso come Massagno (6’600 abitanti circa) e nel secondo dei suoi gruppi politici, quello di Ps-I Verdi-Indipendenti che a un anno e mezzo dalle ultime elezioni – e a una distanza simile dalle prossime – si trova costretto a ‘nominare’ in Consiglio comunale delle persone che non erano candidate.

Plr: ‘In panchina’ una sola persona

Il problema come detto non è inedito; per non andar lontano, sempre a Massagno pure il Plr si trova vicino all’esaurimento... delle scorte, si passi il termine. In occasione della prossima seduta di Consiglio comunale ha fatto il suo subingresso il penultimo subentrante Plr, per cui "in panchina" resta disponibile solo un’ultima persona tra quelle candidate nel 2021.

Crisi di vocazioni

Una crisi di vocazioni? Dimissioni inattese, per quanto riguarda il gruppo di sinistra, ma anche il bisogno di occupare i posti di spettanza in Municipio: due, col raddoppio riuscito un anno fa. Accanto a Rosario Talarico, la sostituzione del dimissionario Adriano Venuti (traslocato a Lugano) troverà una risposta nel subingresso di Elena Meier, che però va a indebolire nuovamente il gruppo in Consiglio comunale, già toccato da due partenze. «E con una terza all’orizzonte» ci conferma l’ex presidente sezionale del Ps Marco Gianini. Lo abbiamo sentito per una lettura prospettica della situazione, visto che gli attuali co-presidenti sono entrambi interessati dal fenomeno di nomine e ‘ripescaggi’: la stessa Elena Meier appunto e Dario Tognetti, che non era in lista ma che è destinato a sostituire la collega in Consiglio comunale. «Come proponenti siamo stati chiamati in causa perché non avevamo più candidati eletti. Per fortuna le prossime votazioni non sono troppo lontane». «Anche negli altri partiti sono poche le persone che hanno la passionaccia e ci mettono l’anima. Bisogna dire che i consiglieri comunali sono bombardati da una massa di documenti che arrivano prima della seduta di Cc, e molti si scoraggiano dopo poco tempo. Specialmente se non c’è una buona divisione del lavoro, ogni consigliere si sente schiacciato da questa massa cartacea da dover gestire individualmente. Noi bene o male questa divisione del lavoro nel passato l’abbiamo fatto, ma non sempre è facile metterla in pratica».

La posizione di ‘minoranza’ non aiuta

Anche la posizione di ‘minoranza’ non aiuta, secondo Marco Gianini. «In passato noi di sinistra eravamo visti come quelli che ricevevano i soldi da Mosca, c’era un frasario nostro, rivoluzionario che spaventava, però con la costanza, nei 30 anni in cui sono stato in sezione, siamo riusciti tutto sommato a fare cose interessanti, penso per esempio al referendum contro la vendita del terreno ex Lepori, o la costruzione della stessa casa anziani Girasole che era stata proposta da una nostra mozione».

Un mondo per laureati

A proposito del terreno ex Lepori, Gianini lamenta anche un clima di aggressività all’interno della scena. «Ricordo ancora la vignetta che ci raffigurava come diavoletti rossi all’assalto del castello, che lanciavano fango contro il Municipio...». Tutti aspetti che non invogliano a frequentare la cosiddetta "arena politica". Ma c’è dell’altro, dice Gianini. «Sono veramente pochissimi i giovani che si danno alla politica, e sono perlopiù persone molto qualificate. Non sono operai, purtroppo, tutta una parte della popolazione non si avvicina assolutamente alla politica, e soprattutto per un partito come il nostro è un po’ strano che gli esponenti sono quasi tutti insegnanti. D’altra parte per essere all’altezza di certe situazioni ci vuole una laurea universitaria, e ciò porta ad avere una rappresentanza composta da persone che hanno tutte più o meno la stessa formazione».

Questo è sicuramente un fattore: capire i discorsi, entrare nel merito delle questioni richiede di leggere e informarsi tanto. Così per occupare le sette sedie in Consiglio comunale il gruppo socialista si trova costretto, dice Gianini, «a grattare il fondo del barile».