I pernottamenti del 2022 superano quelli degli anni prepandemici, ma si guarda al 2023 con prudenza. Spaventa in particolare l’inflazione.
Il risultati turistici del 2022 sono al di sopra delle aspettative. È quanto è emerso all’assemblea ordinaria di Lugano Region, l’Ente turistico del Luganese, dove si è riscontrato come nell’anno corrente il numero di pernottamenti sia largamente superiore (+14,3%) rispetto a quello del 2019, ultimo anno prepandemico, e solo in leggera flessione (-6,3%) se confrontato con le cifre straordinarie registrate nel 2021. Ma, nello stilare il preventivo per il 2023, l’Ente si è voluto muovere con cautela. A spaventare in particolare sono l’inflazione e la possibile recessione dovuta alla crisi energetica. È stato quindi previsto un deficit di circa 152’000 franchi.
Nel prossimo quadriennio, Lugano Region ha deciso di puntare principalmente su quattro aree: sport e natura; arte e cultura; enogastronomia; MICE, ossia l’organizzazione di meeting, convegni ed esposizioni. L’intenzione è quella di valorizzare queste aree, investendo maggiormente nell’ospitalità, nella sostenibilità, nella responsabilità sociale d’impresa, nella digitalizzazione e nella destagionalizzazione, puntando principalmente sui turisti elvetici, quelli provenienti dai paesi confinanti e dagli Stati Uniti.
Tra gli eventi già annunciati per il prossimo anno vi sarà la seconda edizione del Summer Jamboree on the Lake, l’evento a tema rock’n’roll che ha riscontrato un grande successo nell’edizione di quest’anno.