Approvato il maxi credito (13,6 milioni) per adeguare una parte delle fermate cittadine. Polemica in Consiglio comunale sulle telecamere nei parchi gioco.
Il trasporto pubblico di Lugano sarà decisamente più friendly per i disabili. Il Consiglio comunale (Cc) ha infatti approvato il cospicuo credito (13,6 milioni di franchi) per la messa a norma delle fermate degli autobus secondo la relativa legge federale. In altre parole, le infrastrutture verranno adeguate per chi utilizza carrozzelle o deambulatori. Pertanto, numerose soste luganesi verranno dotate delle bordature rialzate necessarie. La ‘rivoluzione’ sarà comunque parziale: diverse fermate, come ad esempio quelle sul lungolago o della pensilina centrale, non sono oggetto del messaggio accolto dal legislativo: saranno trattate separatamente nei progetti di riqualifica che riguardano quelle aree.
Su un totale di 228 fermate, sono in totale 32 su 56 punti di sosta – alcune sono bidirezionali – quelle interessate dagli interventi. Oltre a quelle che saranno oggetto di pianificazioni separate, sono altrettanto escluse altre fermate a causa della geografia cittadina. Ad esempio quelle poste su tracciati eccessivamente in pendenza o in curva. «Anche dove l’adeguamento non sarà tecnicamente possibile – ha tuttavia precisato il relatore Edoardo Cappelletti (Pc) – l’utenza potrà utilizzare la pedana estraibile apposita per carrozzine. Invitiamo in ogni caso il Municipio a sondare quali ulteriori fermate possano essere messe a norma». Il tema, nonostante l’importanza, non ha suscitato grande dibattito (il messaggio è stato approvato praticamente all’unanimità). Sono tuttavia da segnalare gli interventi delle consigliere comunali Deborah Meili (Verdi) e Sara Beretta Piccoli (Indipendenti), che hanno rispettivamente ricordato l’importanza di battersi contro l’abilismo («una forma di discriminazione in una società dove gli standard sono fissati arbitrariamente dalla maggioranza») e la necessità di adeguare le fermate a tutte le forme di disabilità.
Mentre il credito maggiore è passato via liscio, un po’ di dibattito lo ha suscitato, non a sorpresa, la richiesta per il credito minore: 115’000 franchi supplementari necessari per il controverso allargamento di via Selvapiana a Pregassona. Supplementari, perché come sottolineato dal relatore Angelo Petralli (Centro), è stato deciso di utilizzare una pavimentazione più pregiata (in dadi di porfido) per meglio inserirsi nel contesto caratterizzato dall’oratorio medievale di San Pietro e San Paolo. Controverso, perché come ricordato dal capogruppo ecologista Danilo Baratti: «In tutta questa storia il buonsenso è stato assente. la chiesetta è un bene protetto a livello cantonale; il sentiero – che si vuol trasformare in carrozzabile per permettere l’accesso a un terreno privato edificabile, ndr – è iscritto all’Inventario federale delle vie storiche; sono pendenti quattro petizioni relativamente alla prima domanda di costruzione e i cittadini della zona che hanno raccolto una petizione non hanno nemmeno ricevuto una risposta. Si sarebbe potuto trovare un accordo fra privati ma così non è stato». «Questo progetto è un pasticcio – gli ha fatto eco la collega Melitta Jalkanen Keller –. Alcuni cerotti fanno più danni della ferita ed è questo il caso. Il porfido non permeabile è pericoloso: nel tratto c’è un unico tombino. Forti flussi di pioggia non verrebbero assorbiti e l’acqua danneggerebbero i fondi privati e la chiesetta medievale protetta. Per evitare questi danni occorreranno nuove spese, per un’opera che non ha alcuna urgenza. È un intervento unicamente estetico». Agli appunti ecologisti si sono aggiunti quelli di Paolo Beltraminelli (Centro), già municipale a Pregassona, che invitando alla cautela ha ricordato che la grande preoccupazione è dovuta al cantiere. «Con il messaggio iniziale si sarebbe probabilmente potuto fare meglio – ha ammesso la capodicastero Karin Valenzano Rossi –. Prendiamo seriamente le preoccupazioni, verranno messi in atto gli accorgimenti a livello tecnico, comprese le infrastrutture a livello di canalizzazioni, per evitare danni alla chiesa. Non mi sono presentata dai firmatari della petizione, come neanche dalla controparte: non volevo essere coinvolta in una diatriba privata». Il messaggio alla fine è stato approvato con 41 si, 8 no e 4 astenuti.
Sempre in ambito viario, è passato senza sussulti il credito (2,55 milioni) supplementare per la sistemazione dell’importante via Nodivra a Carona e così sarebbe dovuto essere anche con il credito (0,55 milioni) per la realizzazione di una nuova rotonda quale capolinea della Linea S al Piano della Stampa della Tpl. La questione si è complicata tuttavia al momento della votazione, quando i consiglieri comunali della Lega Maruska Ortelli (che non ha votato) e Andrea Sanvido (che ha votato, per errore), pur sedendo entrambi nel Consiglio d’amministrazione della società non hanno abbandonato la sala per conflitto d’interesse. Alla richiesta di Sanvido di ripetere semplicemente la votazione ne è sorta una polemica alla quale ha posto fine il primo cittadino Gian Maria Bianchetti: l’accaduto è stato verbalizzato e la votazione è considerata valida, con rischio di ricorso pendente.
Le polemiche non sono mancate anche nel capitolo mozioni. A creare bagarre, in particolare, quella interpartitca (primo firmatario il Plr Paolo Toscanelli) che chiede sostanzialmente di introdurre una videosorveglianza nei parchi gioco per evitare atti vandalici, rumori molesti, littering. Per quest’ultimi il Municipio ha ritenuto sproporzionata la richiesta, mentre per i vandalismi propone di valutare la posa di telecamere mobili. Sia la richiesta della mozione sia la proposta più soft dell’esecutivo hanno però portato sulle barricate la sinistra – «La soluzione proposta è repressiva, ci vogliono invece interventi di prevenzione e di prossimità. I problemi si sposteranno altrove dove le telecamere non ci sono» per i socialisti Mattea David, Tessa Prati e Carlo Zoppi, perplessi anche i Verdi Marisa Mengotti e Niccolò Castelli –, ma l’atto parlamentare è stato accolto a larga maggioranza: 38 si, 8 no e 5 astenuti.
Approvati senza scossoni invece altri messaggi: il Consuntivo 2021 dell’Ente autonomo casa anziani Canobbio-Lugano; il credito (560’000 franchi) per le opere di premunizione in via delle Scuole a Barbengo, necessario per rendere la zona più sicura tramite reti paramassi e altri accorgimenti; il credito (410’000 franchi) per l’acquisto e la sostituzione dei terminali radio Polycom della Polizia cittadina, dato che quelli attuali stanno raggiungendo il limite d’età tecnologica. A inizio seduta sono anche entrati ufficialmente in carica due nuovi consiglieri comunali leghisti: Mauro Gaggini e Christian Tresoldi, al posto di Laura Kämpf e Andrea Censi, mentre il mancato ricordo del recentemente scomparso ex sindaco Benedetto Bonaglia è stato amaramente constatato dalla consigliera Giovanna Viscardi (Plr): «Trovo triste che non sia stato dedicato un minuto di silenzio (poi effettivamente stabilito da Bianchetti, ndr) in entrata a una figura importante del nostro passato».