Luganese

Sonvico, un nuovo percorso artistico sul sentiero storico

Il 19 novembre avrà luogo l’inaugurazione di ‘Altitudine 875/904m’, progetto di arte pubblica curato da Arte Contemporanea per la Svizzera italiana

La vista dal monte Boglia
(Ti-Press)
17 novembre 2022
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Il percorso artistico si snoda lungo il sentiero storico naturalistico di Sonvico e riunisce interventi di artisti di diverse generazioni, con background espressivi diversi. Gli artisti coinvolti sono stati invitati a dialogare, attraverso progetti site specific, con un contesto paesaggistico unico, patrimonio culturale e naturale del Luganese, sui terreni messi a disposizione dal Patriziato di Sonvico. L’inaugurazione di ‘Altitudine 875/904m’ avrà luogo il 19 novembre e si tratta di un progetto di arte pubblica curato da ACxSI (Arte Contemporanea per la Svizzera italiana) in collaborazione con la Commissione di quartiere di Sonvico, con il sostegno della Città di Lugano e il supporto di Banca Raiffeisen.

La prima tappa del percorso, che andrà arricchendosi nel corso del tempo, vede protagonisti gli interventi di Lisa Lurati e Aldo Mozzini. Con ‘Asteroidea a Pian Pirèt’, Lisa Lurati presenta un gruppo di tredici stelle marine di cemento.

Un ricordo della barriera corallina

Le sculture si adagiano sulla collina da cui si gode una vista panoramica sui Denti della Vecchia. L’installazione gioca con il concetto di tempo, "ricordandoci – si legge nel comunicato stampa – come nel Triassico il Sottoceneri fosse sommerso dal mare, e le particolari vette montagnose costituivano una barriera corallina". La rievocazione di un’epoca assai lontana viene accentuata dalla presenza sulla superficie "delle stelle di impronte di foglie, alimentando l’idea di un fossile riaffiorato dal terreno".

Reinstaurare un rapporto con la natura

L’opera ‘Quasi una figura’ (2022), di Aldo Mozzini, si trova invece sul piano di Roveraccio ed è composta da sei elementi di granito, provenienti da contesti diversi e selezionati dall’artista tra i materiali in giacenza messi a disposizione dalla Divisione spazi urbani. L’installazione "prende le sembianze di un grande corpo sdraiato, con le braccia distese, citando la croce poco distante che
segna la cima del Monte Roveraccio. Da questo punto panoramico, l’opera invita i passanti a sdraiarsi sui suoi arti per (re)instaurare un rapporto con la natura circostante e ammirarne il paesaggio".

Le installazioni "pensate per i nostri paesaggi permettono di arricchire ulteriormente lo spettacolare percorso attraverso le alture di Sonvico. Portare arte contemporanea di qualità fuori dal centro cittadino significa creare qualcosa di assolutamente nuovo sul territorio di Lugano, un inedito dialogo tra arte e paesaggio, in luoghi unici e indimenticabili".