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Circo Knie: ultimo anno a Lugano, poi ad Agno

Individuata la soluzione: il tendone verrà piantato nel terreno dove si svolge San Provino. Ciò consente il mantenimento della tournée ticinese

Veduta aerea del tendone del Circo Knie, nei preparativi per il primo spettacolo a Lugano dell’anno (gennaio 2022)
(Ti-Press/Archivio)
16 novembre 2022
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Il Circo Knie arriverà a Lugano, tra meno di dieci giorni, sullo sterrato della Gerra (per dieci giorni, da venerdì 25 novembre fino a domenica 4 dicembre). La Città è l’unica tappa ticinese della tournée svizzera, ma dall’anno prossimo il tendone sarà allestito in Malcantone, ad Agno. Troverà spazio nel terreno dove ogni anno si tiene la Fiera di san Provino. La soluzione è stata individuata, dopo una serie di incontri, e ha messo la parola fine all’incertezza che si è protratta per mesi. Una soluzione temporanea che può però portare il circo nazionale a presentare i propri spettacoli nel comune malcantonese, per almeno tre o quattro anni. Forse di più. Dipenderà dall’andamento dei lavori per il Polo sportivo e degli eventi (Pse). Ci conferma la notizia, non senza nascondere un certo rammarico, per dover rinunciare al circo, il vicesindaco di Lugano Roberto Badaracco.

‘Impossibile al pratone o a Pregassona’

«Per quest’anno, abbiamo concordato e confermato lo sterrato della Gerra, ma purtroppo sarà l’ultimo anno, per via di tutti gli interventi programmati per il Polo sportivo e degli eventi (Pse) – spiega il vicesindaco –. Inizialmente, quale ubicazione possibile, avremmo preferito il pratone di Trevano (a Cornaredo) o, come altra opzione, un terreno a Pregassona bassa nei pressi della pista di inline hockey in via Maraini. Ma, quest’ultima alternativa, avrebbe comportato investimenti per adattare gli spazi e conformare il sedime affinché fosse in grado di ospitare le necessità e le strutture circensi».

Come mai non si è optato per ospitarlo ancora nel pratone di Cornaredo? «Al circo non era piaciuto tanto proporre spettacoli in quel sedime – risponde Badaracco –. In effetti, al pratone avevamo riscontrato problemi di sicurezza, per mancanza di posteggi in zona. Questo, obbligava le persone a spostarsi a piedi, costeggiando la strada, per raggiungere il tendone. Inoltre, quell’area sarà parzialmente occupata dal Cantone, che prevede di utilizzarla per la gestione di materiale».

Senza tappa luganese, niente tournée

Sfumate le due alternative, la Città di Lugano ha riannodato il filo del discorso che aveva avviato con il Comune di Agno. «Lo abbiamo fatto con dispiacere, avremmo preferito che il circo restasse in città», ci confida il vicesindaco. «Però, oggettivamente non avevamo altre possibilità. Vorremmo che il circo torni a Lugano, una volta finito il cantiere del Pse».

Dove si prevede che possa insediarsi? «Sempre a Cornaredo, nel futuro quartiere e idealmente ancora al pratone, un’area che verrà predisposta per eventi e attrezzata anche per ospitare il circo – dice Badaracco –. Nel frattempo, era fondamentale trovare una soluzione alternativa che andasse bene anche al circo, almeno per gli anni di cantiere. La direzione del Knie ci aveva infatti confermato che, se avessero dovuto rinunciare alla tappa luganese, avrebbero deciso di interrompere la tappa ticinese della Tournée svizzera. Abbiamo contattato anche il Consiglio di Stato, che ci aveva confermato l’importanza di trovare una soluzione per mantenere la loro presenza in Ticino, perché hanno già rinunciato a presentare spettacoli sia a Locarno che a Bellinzona». Per questi motivi, continua il vicesindaco «la Città di Lugano si è prodigata tanto per ospitare lo spettacolo del circo nazionale che, nonostante i costi elevati della soluzione malcantonese, ha voluto a tutti i costi essere presente nella Svizzera italiana, dando comunque un bel segnale».

Ingresso, costo compreso nel trasporto

L’opzione Agno è subito piaciuta a tutti gli interlocutori, comprese le autorità politiche locali che hanno acconsentito, proprio per una questione di permanenza del circo. Una soluzione che durerà per almeno tre o quattro anni, il tempo che ci vorrà per i lavori al Pse.

«Ringraziamo le autorità del Comune malcantonese e anche la direzione del circo, che si sono convinti della fattibilità della soluzione, anche se ha richiesto, e ottenuto, alcune facilitazioni per raggiungere il sedime dove allestirà il tendone l’anno prossimo», osserva Badaracco. Quali? «Abbiamo raggiunto un accordo con le aziende di trasporto, per comprendere anche il trasporto nel biglietto per gli spettacoli», risponde il vicesindaco di Lugano.

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