laR+ Luganese

Arogno guarda alle Ail per la gestione dell’acqua

Il legislativo dovrà esprimersi sull’affidamento del mandato. Si va verso un ritocco della tassa base. Rapporto di minoranza della Gestione

L’area oggetto dei lavori
(Ti-Press/Pablo Gianinazzi)
26 ottobre 2022
|

Saranno le Aziende Industriali di Lugano (Ail Sa) a occuparsi della gestione globale del servizio acqua potabile di Arogno? L’intenzione dell’autorità comunale, tradotta in un messaggio municipale, troverà risposta nella seduta di Consiglio comunale convocata lunedì 7 novembre. Dalla Commissione della gestione è arrivato un rapporto di minoranza (firmato da Joy G. Cometta, Gruppo indipendenti) che chiede la "non entrata in materia". Nel messaggio, il Municipio ricorda che "la sorgente di Calfarée, unica fonte per il nostro comune, è utilizzata pure dalle Ail Sa di Lugano per la produzione di energia elettrica nella centrale della Val Mara a Maroggia. La sorgente è peraltro di proprietà delle Ail Sa e il nostro Comune dispone di un diritto di prelievo per le necessità di approvvigionamento idrico". Il Comune di Arogno non ha però ancora attuato la direttiva W12 "e non dispone ancora delle conoscenze necessarie per procedere alla sua attuazione". La direttiva W12, si spiega, consiste in un manuale che raccoglie una serie di linee guida atte a garantire, attraverso protocolli di autocontrollo, una buona prassi procedurale per le aziende dell’acqua potabile e può essere considerato come uno dei pilastri centrali nel diritto alimentare. "Nel rispetto della direttiva W12, le Ail Sa rientrano in questa categoria, ed è per questo che negli anni i Comuni si stanno orientando a stipulare con loro dei mandati per la gestione totale". La collaborazione con Ail, il Municipio lo sottolinea, "non ha nessun effetto né sulla proprietà delle infrastrutture (che restano tutte di proprietà del Comune di Arogno) né sul diritto di prelievo dalla sorgente". Il mandato di prestazione alle Ail Sa comprende la gestione tecnica e la manutenzione ordinaria ("tutti i lavori effettuati presso gli impianti dell’acquedotto relativi al servizio di erogazione"), la gestione amministrativa, l’assicurazione della qualità ("effettuata dalle Ail tramite un sistema di autocontrollo"), la manutenzione straordinaria ("puntuali riparazioni o interventi alle infrastrutture e alle condotte che rivestono un carattere d’emergenza") e la sorveglianza e gestione degli investimenti ("promossi dal Comune per migliorare, ampliare e rinnovare gli impianti dell’acquedotto comunale"). Con l’aiuto delle Ail, aggiunge infine il Municipio, è stato simulato un incasso sulla base delle tariffe attuali. Dallo stesso emerge che "bisognerà aumentare la tassa base e determinare un’unica tariffa di consumo al metro cubo".

‘La popolazione va informata’

Nel suo rapporto di minoranza, Cometta evidenzia il "desiderio di avere almeno due alternative sul mandato di gestione dell’acqua potabile comunale: dal momento che anche il Comune di Val Mara deve procedere alla stesura del manuale W12, si potrebbe sondare anche questa opportunità, che lascerebbe in mano pubblica la gestione". Con la transizione "verrà a mancare il saper fare e la conoscenza del territorio. Se è come sospetto, si tratta di un’ennesima dimostrazione delle difficoltà in cui si trova il nostro Comune per la mancata aggregazione". Ail, sottolinea ancora il consigliere comunale, "è una Sa il cui mandato prevede giustamente di fare utili. Quindi il margine di decisione del Comune si riduce, per questo basta accettare di cambiare il nostro Regolamento e allinearlo a quello di Lugano. Se il contratto ha la durata di tre anni perché cambiare il nostro Regolamento?". Essendo un cambiamento che "peserà sulle famiglie", prima di una decisione "bisognerebbe informare la popolazione con una serata informativa. Come tempistica ci può stare: abbiamo ancora un Consiglio comunale a dicembre".

Iniziati i lavori per l’area pubblica

Sono invece iniziati da un paio di giorni i lavori che restituiranno alla popolazione "più di un semplice posteggio". Il comparto Canaa sarà molto di più, ovvero "la messa in atto di un desiderio comune, espresso dall’intera popolazione e da tutte le forze politiche, di porre fine a una situazione insoddisfacente, che deturpa una zona esposta alla vista di tutti". Così il Municipio di Arogno ha descritto l’intervento nel messaggio con la richiesta di credito di 1’478’000 franchi approvato in maggio dal Consiglio comunale (18 voti favorevoli e un’astensione). Questi lavori, che dureranno 6-9 mesi, rappresentano "un’opera architettonica ricca di creatività, in quanto combina in un risultato armonioso esigenze legate alla mobilità (posteggi), allo svago nel rispetto della cultura del paese e dell’ecologia (orti condivisi rialzati) e al ripristino in ottica naturalistica di una zona oggi abbandonata (pendio)". Sono quattro gli interventi previsti dal progetto. Il primo è la costruzione di una nuova strada di accesso, lunga 120 metri, che collega la strada cantonale alla strada comunale per Devoggio, che verrà utilizzata per accedere al parcheggio, un’area con 67 stalli sottostante alla casa comunale. L’area d’interesse pubblico prevista nella zona ovest "sarà prevalentemente finita a prato con la formazione di collinette verdi e una zona per la realizzazione di orti rialzati, che hanno il vantaggio di essere più facilmente lavorabili". La formazione dell’area di parcheggio comporta lo scavo dell’attuale sedime per un volume di circa 2’800 metri cubi "che verrà riutilizzato per il profilamento del nuovo terrapieno a sud, a valle del parcheggio, tra l’area pubblica e il riale Canaa". Lungo il pendio verrà realizzato un percorso pedonale in legno-cemento; mentre sui pianori verranno piantumati 20-25 alberi da frutto per la formazione di un frutteto pubblico con l’intento di creare una zona di svago e incontro.