Possibili licenziamenti alla Helsinn di Pazzallo: Stefano Rizzi non si esprime sul caso specifico, ma ricorda il sostegno della Sezione del lavoro
«Come Divisione dell’economia non commentiamo situazioni specifiche. Ci tengo però a manifestare vicinanza e solidarietà ai dipendenti che saranno eventualmente coinvolti da quanto annunciato dall’azienda», si esprime così il direttore della Divisione Stefano Rizzi, contattato da ‘laRegione’ in merito alla possibile ristrutturazione del personale della sede della Helsinn di Pazzallo. Secondo la notizia divulgata ieri dalla Rsi, sarebbero interessate una cinquantina di persone. Da noi contattata, l’azienda farmaceutica conferma le risposte già diffuse: "Helsinn intende adattare la sua strategia di sviluppo così da rimanere competitiva sui mercati mondiali e continuare a offrire sempre nuovi prodotti e soluzioni ai pazienti che soffrono di patologie oncologiche e rare in tutto il mondo. Questo potrà portare a ridefinire il posizionamento strategico e a una revisione delle sue strutture organizzative".
Una ristrutturazione di questa portata potrebbe però avere grande incidenza sul territorio cantonale. «In caso di licenziamenti collettivi la Sezione del lavoro si attiva sempre tempestivamente per garantire, con gli strumenti a disposizione, il necessario sostegno alle persone coinvolte, in maniera complementare alle azioni intraprese dalle aziende stesse nell’ambito di propri piani sociali», afferma Rizzi.
L’azienda ha incontrato il personale, incoraggiando i dipendenti a considerare altre proposte di lavoro. Da nostre informazioni, molti dipendenti non avrebbero reagito bene a questo tipo di comunicazione, ma tra il personale è comunque presente un senso di appartenenza all’azienda e di rispetto nei confronti della direzione.
La ristrutturazione deriva dalla "decisione di interrompere il programma di ricerca e sviluppo e la commercializzazione di un prodotto, nostro importante asset, e dell’evoluzione del modo di fare ricerca e sviluppo, delle nuove esigenze dei mercati farmaceutici e per far fronte a una situazione economica in continuo mutamento", scrive la Helsinn. Il Dipartimento finanze ed economia (Dfe) ha spesso riferito di puntare molto sull’innovazione e sulla presenza sul territorio di aziende concorrenziali. La scelta della ditta in questione non sarebbe però un campanello d’allarme: «Per quanto concerne il settore farmaceutico e più in generale quello delle scienze della vita, registriamo delle dinamiche di sviluppo positive sul territorio cantonale. Vi possono poi essere situazioni specifiche dove le condizioni di mercato portano a delle scelte aziendali di abbandono di progetti ma questo non significa che lo sviluppo del settore sia messo in discussione», conclude il direttore della Divisione dell’economia.