Luganese

Usura e migranti: quattro arresti tra il Luganese e Zurigo

Sono sospettati di far parte di un sodalizio internazionale dedito da tempo al trasporto di clandestini provenienti dall’Italia e diretti nel Nord Europa

Un giro d’affari non da poco
(Ti-Press)
3 ottobre 2022
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Sono stati arrestati il 20 settembre, ma il Ministero pubblico in collaborazione con la Polizia cantonale e l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini lo hanno reso noto solo lunedì, un 26enne cittadino iraniano e due 44enni cittadini iracheni, tutti residenti nel Luganese. Gli arresti sono scattati nell’ambito di un’articolata inchiesta, in corso da diverse settimane e coordinata dalla procuratrice pubblica Chiara Buzzi, finalizzata a contrastare il traffico illecito di migranti.

Un mandato di cattura internazionale è stato inoltre emesso nei confronti di un 39enne cittadino iracheno residente in Italia, fermato nove giorni dopo all’aeroporto di Kloten grazie alla fattiva collaborazione della Polizia cantonale zurighese. La perquisizione dell’uomo ha permesso il rinvenimento di svariate decine di migliaia di franchi ed euro in contanti. Si ipotizza i soldi siano proventi di questi traffici, ci spiega il Ministero pubblico

I quattro sono sospettati di far parte con ruoli differenti di un sodalizio internazionale dedito da tempo al trasporto (attraverso la Svizzera e a scopo di lucro) di migranti dall’Italia e diretti in Germania o nel Nord Europa.

Le ipotesi di reato – promosse a vario titolo – sono quelle di usura e incitazione all’entrata, alla partenza o al soggiorno illegale. Infatti, a seconda della gerarchia che avevano gli imputati nel traffico, non tutti sono sospettati di usura, precisa il Ministero pubblico. In ogni caso hanno preso parte fisicamente al trasporto di clandestini. Le misure restrittive della libertà sono state confermate dal Giudice dei provvedimenti coercitivi.