Dietro il crimine di domenica notte ci sarebbe una questione di soldi per un investimento sbagliato. L’uomo è arrivato armato da oltre confine
Nuovi sviluppi nella vicenda degli spari a Massagno nel quartiere Bomborozzo nella notte fra domenica e lunedi, che hanno causato il ferimento al braccio di un 33enne. Alla base dell’accaduto ci sarebbe un debito di 35mila euro non saldato da parte dell’uomo nei confronti di un amico e socio in affari, un 24enne italiano che, come riferisce La Prealpina, è stato arrestato ieri dai carabinieri di Legnano su delega del procuratore pubblico Roberto Ruggeri in base a un mandato di cattura internazionale. Le accuse a suo carico sono di tentato omicidio intenzionale, lesioni e infrazione alla legge federale sulle armi.
I litigi per la somma di denaro si protraevano da diverso tempo, in quanto il 33enne aveva garantito un investimento sicuro che però non aveva dato alcun frutto. Da qui la decisione del 24enne di affrontarlo personalmente: secondo la ricostruzione degli investigatori svizzeri, avrebbe usato l’auto della fidanzata, che sarà sentita per escluderne il coinvolgimento nella vicenda. Raggiunto l’ormai ex socio a Massagno, al culmine di un’animata discussione ha sparato con la pistola che aveva portato con sè (non ancora ritrovata), che ha ferito il 33enne al braccio destro trapassando il bicipite.
Il giovane, difeso dall’avvocato Roberto Grittini, si trova da ieri pomeriggio in carcere in attesa dell’udienza davanti al giudice della corte d’appello di Milano che dovrà esprimersi sulle richieste della Confederazione che includono l’estradizione. Dopo l’udienza gli inquirenti della polizia cantonale raggiungeranno Legnano per acquisire il materiale probatorio. Il veicolo è stato intanto posto sotto sequestro ed è stata disposta la perquisizione al domicilio dell’indagato: inoltre, è stata avviata l’identificazione di una terza persona che sarebbe stata testimone dei fatti.