Luganese

La StraLugano? ‘È diventata un brand per tutta la città’

Il 10 e 11 settembre la due giorni di sport e non solo. Un’edizione dove vi sarà un po’ più d’Europa e un po’ meno d’Africa

I due presidenti con il trofeo dedicato a Marco Borradori
29 agosto 2022
|

Tutto cominciò fra tre amici al bar. Era oltre quindici anni fa e la StraLugano era ancora in incubazione, fra i sogni di emulare la maggiore manifestazione meneghina e la volontà di creare per la cittadina un evento che potesse attirare i favori sì dei podisti, ma anche di un pubblico più ampio e intergenerazionale. Oggi, giunta alla sedicesima edizione, quella che è ormai considerata una Swiss City Run, incarna – ‘rubando’ il termine al capodicastero Roberto Badaracco – «un vero e proprio brand, non solo sportivo ma di immagine, a respiro sempre più internazionale». Dopo un biennio ‘difficile’, contraddistinto dalla pandemia e dalla morte di Marco Borradori, il 2022 è quindi l’anno della rivincita e della svolta, e con esse del libro (quello dedicato ai tre lustri) e del passaggio di presidenza.


Ti-Press
Il compianto sindaco

È stato proprio Walter Lisetto, che ha preso il testimone dal fondatore e membro onorario Vanni Merzari, a dipingere «la più bella manifestazione sportiva del Ticino», annunciando novità, entusiasmo e nuove emozioni. Una festa soprattutto, come rimarcato dall’attuale capo dell’esecutivo luganese, Michele Foletti: «Tanto da integrarsi totalmente nella città». Non solo una corsa perciò e neppure solo un evento. Per la StraLugano sono altri i termini e le metafore utilizzati nel corso della conferenza stampa, tenutasi nella sala del Consiglio comunale a testimoniare l’importanza per tutta la Città, nell’illustrare la due giorni del 10 e 11 settembre. Che, insomma, la StraLugano ‘ha preso il cuore dei luganesi’, lo dimostrano quanti, e sono molti, corrono su e giù dal lungolago affacciato sul Ceresio. Nel tempo, coloro che vi hanno partecipato, sono stati infatti circa 25mila, volti con nomi e cognomi che appaiono, in rigoroso ordine alfabetico, nel volume ‘15. StraLugano 2006-2021. Quindici anni di corsa’ (in vendita direttamente sul sito internet www.stralugano.ch).

Un programma che ripercorre quello dello scorso anno, in particolare per i percorsi e che fissa nel sabato pomeriggio le partenze della Fast Run (5 chilometri), della City Run (10 km) e della Run4Charity. La domenica, invece, si darà vita dalle 9.30 alla Monte Brè Challenge Race, alla mezza maratona e Relay Run, e alle gare per i bambini. «Competizioni – ha evidenziato il responsabile Marco Gerosa – che hanno ottenuto la certificazione e che dunque ci permettono di posizionare i cartelli esatti al centimetro!». Un evento sportivo che non manca il suo importante risvolto sostenibile con la possibilità per i partecipanti di poter usufruire di uno Swiss Runner Ticket, tre giorni prima e fino a due giorni dopo: «Una scelta ecologica ed economica» ha puntualizzato il vicepresidente Carlo Regondi, indicando anche la presenza di navette gratuite da e per la Gerra e la stazione Ffs.


Ti-Press
Da ogni continente

Non solo, quindi, sempre più intrattenimento. A caratterizzare l’edizione post Covid anche la presenza più marcata delle donne e la volontà di portare a Lugano quanti, fra professionisti e amatori, possano fungere da locomotiva, non solo alle gare ma per la manifestazione in sé, come spiegato dai responsabili élite Richi Umberg e Maurizio Lorenzini. «Nel 2022 vi sarà un po’ più d’Europa e un po’ meno di Africa, anche se il livello resta alto e di valore – ha puntualizzato Maurizio Secundo, titolare del dossier Marketing e comunicazione –. Fra di loro, per la prima volta, anche un cipriota. Un contesto nel quale qualcuno ha già avanzato la caduta di molti record personali...».

Tutto, insomma, è pronto. Forte di uno stuolo di volontari e di sponsor, il cui elenco è stato portato da Thomas Ghielmetti, in primis la Migros rappresentata al punto dedicato ai mass media da Dario Tondi, la StraLugano attende al cancelletto di partenza, nel suo conto alla rovescia frutto di una certosina organizzazione, a cominciare dalle strade: «Saranno circa 125 le persone impegnate sul campo – non ha mancato di far sapere Franco Macchi, responsabile della Sicurezza percorsi – fra Protezione civile, pensionati della polizia e agenti di sicurezza». Un esercito di uomini e donne (fra loro anche la fondatrice e membro onorario Nadia Hubschmid), tutti impegnati gratuitamente, che già il 12 settembre prossimo cominceranno a pensare al 2023 e al numero diciassette.